September 2, 1916. One of the two creators of Fantomas, the master of crime, has been visiting in America. Marcel Allian, who wrote the great French detective novels in collaboration with Pierre Souvestre, has just sailed for France after seeing the entire Fantomas series, as the pictures will be released by Gaumont through Mutual. While he had seen them when they were made at the Paris studios, he lost none of his enthusiasm for them when he saw them edited for the American market.
The Mutual’s new series of Gaumont productions will be released under the title of Fantomas. It is based on the exploits of a notorious Paris criminal. It will be presented in five releases of three chapters each, the first of which will go out on September 7. A noted company of artists are included in the big cast and thrills enough to satisfy the most capricious have been injected into the various scenes of the five episodes.
The stories of Fantomas have been running in hundreds of the large papers throughout the country, with a combined circulation of millions daily.
(Moving Picture World)
Souvenir Postal Cards Vitagraph Players, maggio 1912
Filoteo Alberini di Roma ha fatto brevettare in Germania un nuovo apparecchio cinematografico nel quale è riunito l’apparecchio cinematografico con una camera panoramica che da delle immagini cinematografiche di una larghezza d’angolo superiore ai 110°.
La réclame della Vitagraph Comp. in favore dei suoi artisti e delle sue films è assai pratica. Essa fa stampare una grande quantità di cartoline illustrate con i ritratti dei suoi artisti più popolari e le vende al pubblico a poco prezzo: una collezione di 20 per circa 60 centesimi. Questa innovazione è la migliore prova dell’interesse enorme che il pubblico americano ha non solo per la cinematografia in generale, ma anche per i suoi artisti, i quali, quantunque muti, acquistano una fama mondiale.
Album per vedute cinematografiche. Quest’idea assai originale ci viene, s’intende, dall’America, ove Mr. e Mrs. Daniel-Marvin di New York si sono fatti cinematografare durante il matrimonio. Altrettanto intendono fare per tutti gli avvenimenti importanti che avverranno nella futura famiglia, in modo che essi stessi ed i loro figli potranno nelle ore di ozio leggere, come in un libro illustrato, la loro vita passata. E’ semplicemente l’applicazione alla vita privata di quanto alcuni Stati e città (Amburgo, Brema) hanno già fatto per il loro paese ed i loro abitanti.
I guadagni dei teatri cinematografici debbono raggiungere somme ben considerevoli, se si giudica dai fitti che si pagano per i locali. Cosi ci consta che un cinema di una grande città d’Italia che sei anni fa pagava ancora lire 4000 annue, paga ora per il medesimo locale lire 35.000. Un altro cinema di un’altra città che ora si vende per 100.00 lire paga per solo fitto annuo anticipato lire 45.000.
Il triplo cambiamento dei programmi nei teatri cinematografici. La caratteristica dei cinema è anzitutto la facilità con cui sanno attirare il pubblico e tenerlo lontano dai teatri. In questo solo punto tutti i teatri cinematografici vanno perfettamente d’accordo. Ma non mancano poi le disparità di vedute, ad es., sulla frequenza del cambiamento del programma. Scrive un personaggio assai conosciuto nell’ambiente cinematografico di Berlino: «Un cinema con triplo cambiamento di programma settimanale non è un teatro, ma una sala d’aspetto, che all’esterno perde di serietà per la sua troppo mutevole réclame e nell’interno è nella impossibilità di curare l’arte e l’armonia. Noi condanniamo — così dice l’autore nel suo invito all’assemblea di protesta — il triplo cambiamento settimanale del programma dappertutto anche nei centri minori, così pure il duplice cambiamento nelle città con più di 15.000 abitanti». La protesta di questo signore avrà poca probabilità di risultato, poiché esso sarebbe contrario anzitutto all’interesse dei fabbricanti.
Il primo cinematografo ufficiale al servizio della scuola tedesca, è quello che funziona regolarmente nella scuola elementare di Zella-St. Blasii (Turingia). La scuola ha fatto con spese considerevoli i necessari acquisti e se ne serve regolarmente per la geografia e la storia naturale. A Bonn il partito socialista dell’Amministrazione Comunale ha proposto l’acquisto di un cinematografo a spese del Comune per scopi pedagogici. Nello Stato di Connecticut si è deciso l’acquisto dei cinematografi su vasta scala per tutte le scuole che saranno munite di apposite sale di proiezione.
L’Elektrizitätsgesellschaft « Sanitas » di Berlino ha costruito un apparecchio assai interessante per i fotografi: un generatore d’aria calda e fredda: « Fon », di piccole proporzioni e del peso di soli 950 grammi. Questa specie di ventilatore, in alluminio, si impugna come un « revolver » o si fissa su apposito piedestallo. È mosso elettricamente ed è munito d’un interruttore per aria calda e fredda: il consumo d’energia è minimo e la corrente — che si può intensificare o diminuire, a seconda, con piccoli moderatori facilmente applicabili — può essere fornita da qualunque attacco murale o da lampada comune ad incandescenza. In fotografia, questo apparecchio serve come prosciugatore : infatti la corrente d’aria generata, concentrata e diretta opportunamente, favorisce mirabilmente l’evaporazione e l’essiccamento: lastre, pellicole, stampe, sottoposte al soffio caldo, asciugano in pochi secondi, senza alterazioni di sorta. Il risparmio di tempo, naturalmente, con la notevole accelerazione nei processi produttivi, permette una maggiore utilizzazione dei macchinari e degli impianti fissi.
Una curiosa applicazione del cinematografo, che fa pensare a futuri fantastici sistemi, è quella adottata dal municipio di Berlino. Avendo scoperto irregolarità negli incassi delle tasse per il culto, esso ha fatto fotografare i 30.000 fogli circa, che compongono i registri dei ruoli, su di una film che risultò lunga circa 60 metri. Essa verrà letta mediante un apparecchio speciale con lente d’ingrandimento e, per le sue piccole dimensioni, può essere tenuta in una cassaforte. Terminato il lavoro in 4 giorni, con una spesa d’impianto di 5000 marchi e 800 d’esercizio, le liste sono passate nelle mani degli esattori. Oltre ad una grande facilitazione di controllo, il municipio ha trovato anche un guadagno nella forte diminuzione di spesa per la copiatura delle liste. Ecco dunque il cinematografo anche negli uffici della burocrazia!…
Secondo un’informazione del Corriere della Sera, il Papa ha permesso l’uso del cinematografo nelle chiese, previo permesso del vescovo e a condizione che il S. Sacramento sia ritirato dalla chiesa; questa sia sempre illuminata salvo durante le proiezioni, le donne siano separate dagli uomini ed il curato sorvegli attentamente la situazione.
Sono trascorsi ormai più di tre anni dal progetto Cabiria & Cabiria — al quale ho avuto l’onore di collaborare — promosso dal Museo Nazionale del Cinema di Torino – Fondazione Maria Adriana Prolo, un progetto di ricerca e restauro intorno alle due versioni del mitico Cabiria, quella muta del 1914, e quella sonorizzata del 1931. Come sanno tutti quelli che seguono con attenzione le avventure di questo mitico colosso del cinema italiano, restano ancora da risolvere alcuni misteri, sopratutto per quel che riguarda la versione originale del 1914. In poche parole, non è stata ritrovata ancora una copia originale di questa versione, una copia completa. Sembra facile, vista la popolarità del film e la quantità di copie distribuite in tutto il mondo, ma che fine abbiano fatto queste copie resta un mistero.
Dal post Ricerca di Cabiria versione 1914 in questo sito, 22 novembre 2009
Ancora alla ricerca di Cabiria, versione 1914… Per il momento senza risultati. Nel frattempo ho “ritrovato” una quantità abbastanza rispettabile d’informazioni sulle copie in giro per il mondo.
Nel 1925, la ditta Sciamengo & Pastrone incarica alla Cinestampa di Torino la ristampa (dal negativo originale) di alcune copie dei vecchi film dell’Itala, dietro a richieste come questa:
Udine, 12 maggio 1925
Stim. Signor Ing. Carlo Sciamengo – Via Giovanni Lanza N° 75 – Torino
Avendo ricevuto l’indirizzo dal sig. Cav. Cavallaro di Torino, mi permeto (nell’originale) a chiederle se mi potrebbe fornire di una copia del film CABIRIA e a quale prezzo avendo intenzione di acquistare una copia per il Veneto.
Come pure se tiene il negativo di Maciste avrei pure intenzione di acquistare qualche coppia (sic. copia).
In tale attesa di un pronto riscontro passo per tanto a riverirla.
Devotissimo p. E. Campagnari – Udine
Per qualsiasi ulteriore notizia su queste copie, sono qui. Grazie anticipate!