Cinema Ritrovato in DVD: Grand Tour Italiano

Grand Tour Italiano - 61 film dei primi anni del '900
La città di Rimini (S. A. Ambrosio 1912) – Grand Tour Italiano – 61 film dei primi anni del ‘900

« Questo è un viaggio di ricerca e di piacere che parte da lontano e che di strada deve ancora farne un bel pezzo. Negli anni, La Cineteca di Bologna ha scovato e restaurato un buon numero di ‘piccoli film’ che documentano a varie latitudini e longitudini l’Italia di oltre un secolo fa. Molte altre cineteche, dentro e fuori il nostro paese, nel frattempo hanno reso possibili nuovi ritrovamenti e ulteriori restauri. Messe insieme, tutte queste opere via via riportate alla luce hanno cominciato a formare un corpus massiccio e importante, in grado ormai di formare una mappa piuttosto esaustiva del nostro complicato territorio nazionale. Tante pellicole restano ancora da scoprire e da salvare, ma ci sembrava arrivato il momento di tirare una sorta di bilancio del lavoro fin qui svolto. Questo cofanetto ne è il risultato: dopo una selezione tribolata (e giocoforza discutibile, come del resto ogni selezione), siamo arrivati a programmare un viaggio in sessantuno tappe, dove speriamo ci si possa perdere e ritrovare tra deviazioni infinite. »

Andrea Meneghelli

I Film nel cofanetto (2 DVD):

Attraverso la Sicilia (191?, 5′); Catania (191?, 4′); L’industria dell’argilla in Sicilia (191?, 5′); Monreale (5′); Un giorno a Palermo (1914,6′); Fabrication des charrettes siciliennes (1910, 4′); Exploitation du sel en Sicile (1912, 5′; Tremblement de terre à Messine (1909, 4′); Massafra (1911, 6′); Manfredonia (1912, 2′); Dans le Golfe de Salerne (1909, 6′); Amalfi (1910, 4′); Excursion à la Grotte d’Azur (1910, 4′); Sorrento (1912, 4′); Pompei (5′); Excursion en Italie – De Naples au Vésuve (1904, 4′); Italien 1911 – Napoli (1911, 3′); Un giro per Napoli (1909, 4′); La Festa dei Gigli a Nola (1909, 1′); Paludi Pontine (1909, 8′); L’idroplano Forlanini (1910, 3′); Italien 1911 – Alatri (1911, 2′); Le fontane di Roma (1907, 4′); A travers les ruines de la Rome antique (1911, 4′); Gole del Sagittario (1909, 5′); Excursion dans les Abruzzi (1910, 5′); Il (fiume) Pescara (1912, 4′); Salti e laghi del fiume Velino (1912, 3′); Le cascate di Terni (1913, 2′); Da Piombino a Portoferraio (1911, 2′); Il Palio di Siena del 16 agosto (1909, 6′); Industria dei cappelli di paglia (1911, 6′); Veduta di Firenze (1′); Un giorno con Puccini (1915, 8′)

La Città di Rimini (1912, 4′); Bologna monumentale (1912, 5′); Industrie des marbres à Carrare (1914, 6′); Le bellezze d’Italia: Trittico di visioni pittoresche – Prima Visione: nel Golfo di Spezia (191?, 5′); Sestri Levante (1913, 4′); Riviera di Levante (191?, 4′); Un dia em Genova (191?, 2′); Residence Royale à Sant’Anna di Valdieri (1910, 6′); Torino (191?, 1′); Fiat et son activité multiforme (192?, 11′); Concorso di bellezza fra bambini a Torino (1909?, 5′); Il polentone a Pont Cananese (7′); Le bellezze d’Italia: Trittico di visioni pittoresche – Seconda visione: La Valle d’Aosta (191?, 5′); Ascensione al Cervino (1911-1912, 13′); Nella Svizzera italiana (191?, 8′); Sul lago di Como (1913, 4′); Ricordo della Settimana d’Aviazione, Milano 1910 (3′); Navigli (191?, 11′); L’Eclisse parziale di sole del 17 aprile 1912 (5′); Grande cerimonia per la posa della prima pietra del zuccherificio a Casalmaggiore (1910, 6′); Da Gardone a Riva (1912, 4′); Le bellezze d’Italia: Trittico di visioni pittoresche – Seconda visione: Nella laguna pittoresca (191?, 5′); I pizzi di Venezia (1912, 3′); Excursion en Italie – Venise en gondole (1904, 4′); Grado e la laguna di Aquileja (1910, 3′); Il più vasto altipiano (1914, 4′); Chokolaten und Bombonsfabrikation (191?, 6′)

Accompagnamento musicale al pianoforte composto ed eseguito da Daniele Furlati.

Grand Tour Italiano – 61 film del primi anni del ‘900 (2 DVD e booklet italiano/inglese) nel Cinestore della Cineteca di Bologna 

Sardegna (Ambrosio 1916), un film in onore della Brigata Sassari

Sardegna, giugno 1916

Fu progetto ed è iniziativa, eseguita ora per conto del Comitato Pro-Sardegna di Roma, che ne è l’esclusiva proprietaria, una film che rammenti per tutta l’Italia e per l’Europa un lembo, la vita di questa isola, che tanta parte ha nel sacrificio di redenzione delle nuove terre.

L’incarico è stato affidato all’Ambrosio di Torino, ed in Sardegna si è portato uno dei suoi migliori operatori, il Sig. Marelli.

La film non rappresenterà quello che la immaginazione ha creato di fantastico su questa isola, ma sarà una esecuzione di quanto ancora nella civiltà è rimasto di quell’antico bello.

E sono beltà di villici nei loro antichi costumi di ricami di oro e di argento e di punti delicati di trine; e sono le donne di quegli uomini, che, baldi, si battono su, su, nel diaspro del cielo quasi, fra quei monti che gareggiano selvatici con quelli della loro isola. E sono pure le donne sardegnuole, negli occhi pieni di bontà, nei loro visi dolci, celati quasi nei fazzoletti larghi, color celeste cupo, tagliati dalla croce arancione, nei fazzoletti candidi che piovono ai lati di trine leggere, e passano sedute a groppa agli uomini loro anziani, padri dei loro sposi, che vestono loro pure gli abiti di gala, su cavalli inaspriti dal freno, tutti per la strada che conduce alla chiesa.

Passa la cavalcata, il sole la batte: sono duecento, forse anche di più, sono duecento coppie che sfilano al passo fremente dei cavallini sardi; e passano quegli uomini, quelle donne in quei diversi costumi, che rappresentano tutta l’Isola, e che portano di ogni canto di questa terra la nota caratteristica della foglia dell’abito, perché tutte dicano, agli spettatori che assisteranno e vivranno di quel fremito di vita, che di ogni canto, dal più recondito e sconfinato, furono gli uomini che seppero cadere, senza cedere, vincere imprigionando.

La macchina rapida inghiotte la visione, la ferma nella celluloide, imprimendone il momento, l’attimo, per sempre, che ridarà per ogni dove la vita che ha preso.

Alla cavalcata seguono altre films: il paese, la bellezza di Ploaghe, perché a Ploaghe si è svolta la prima parte di questa colossale pellicola, ed in omaggio a questa opera di eternizzazione si sono portate da Sassari tutte le autorità, i comitati, la stampa e gli ufficiali della Brigata Sassari.

Ha chiuso la prima parte della film il caratteristico ballo sardo, eseguito dalle coppie partecipanti alla cavalcata.

Da Ploaghe l’operatore si porterà a Nuoro, imprimerà in quella regione, la patria del poeta Sebastiano Satta, quello che egli, cantore, aleggiò nei suoi versi, ed i Cinematografi riprodurranno quelle regioni caratteristiche e famose per le folkloristiche storie di banditismo. Della film fa parte la caccia al muflone, la pesca del tonno nella tonnara, e moltissime altre vedute e scene caratteristiche isolane.

Il Comitato Pro-Sardegna, venuto appositamente in Sardegna per la film, era composto dai Sigg. Marchese Ignazio Borsarelli di Riffedo, Cav. Cesare Martini, Conte Carlo Laiola, Cav. Cesare Biscarra e dell’Avv. Romualdo Ciccarelli.

Comment j’ai filmé les chutes du Niagara

M. Leo Lefebvre, c’est le premier opérateur français qui a tourné la cataracte du Niagara. Nous rapportons ci-dessous ses souvenirs.

les pasegeurs
il y a là deux arrivées pour les voyageurs…

Paris 1922. C’est au mois d’août 1906 que je tournai les chutes du Niagara. Avant nous, Thomas Edison avait réalisé un film des rapides: il s’agissait de faire mieux. Une pensée me soutenait: nous étions les premiers Français qui voulaient fixer sur l’écran les chutes impressionnantes. Les Indiens ont donné à la cataracte le nom de Niagara: tonnerre de l’eau. C’est véritablement le tonnerre, et à une distance de plusieurs kilomètres, les oreilles perçoivent un roulement sourd, ininterrompu. Ce n’est guère rassurant. Il faut se souvenir de ceci pour imaginer le spectacle; le fleuve, a une longueur de 53 kilomètres. Il sort du lac Erié entre Buffalo et le fort du lac Erié; il y a là deux arrivées pour les voyageurs qui viennent admirer le Niagara. D’abord, l’eau coule paisiblement, mais  à la cataracte, la chute tombe d’une hauteur de 50 mètres dans le vide et précipite 5.000 mètres cubes d’eau par seconde. C’est quelque chose!

Après avoir exploré le terrain, nous constatâmes que le point idéal, pour nous placer, l’opérateur Daret et moi, était hérissé de pancartes: Fordidden to pass (Défense de passer). De vigilants gardiens étaient là, mais avec quelques dollars…

Enfin, nous pûmes installer la camera, non sans difficulté, et après una assez périlleuse gymnastique, à un endroit qui nous parut le plus propice, mais non le plus sûr, car le sol se désagrégeait sous nos pieds et nous étions à 50 mètres, à pic, au-dessous des rapides. La mise en scène ne dura — fort heureusement — que cinq à six minutes, pour prendre un négatif de 60 mètres, mais les minutes nous parurent longues…

les caratctes
D’abord, l’eau paisiblement…

Nous tournâmes ensuite les rapides de Whirlpool où se noya le capitaine Webb, le célèbre nageur, et là, dans le dessein de faire mieux et de battre Edison, nous décidâmes d’installer l’appareil au milieu des rapides eux-mêmes. Nous avions de l’eau jusqu’aux genoux. Autour de nous, des vagues bouillonnaient, menaçantes… La camera tournait toujours. Le film se termina par Goat Island (Ile aux chèvres) et le Horse Shoe (Fer à cheval) qui est le nom de la chute canadienne. Cette chute grandiose est un gouffre formidable du fond duquel l’eau remonte en molécules impalpables. Gare à la douche!

Le négatif ainsi obtenu avait environ 200 mètres il fut réduit à 135 mètres, ce qui était fort long pour l’époque, nous parlons  de 1906.

Depuis, avons-nous besoin de dire que les chutes du Niagara furent filmées par bon nombre d’opérateurs et mieux que par nous. 1906, c’est la préhistoire du cinéma.