Toute la Mémoire du Monde terza giornata

La panchina misteriosa...
La panchina manifesto…

Giovedì 29 novembre 2012. La terza giornata del festival si apriva con una interessante  tavola rotonda: Quali strumenti finanziari per restauri? Come governi, fondazioni private, titolari di cataloghi e archivi lavorano insieme in Francia e gli Stati Uniti.

Sono intervenuti: Margaret Bodde della Film Foundation, organizzazione non profit nata nel 1990, presidente Martin Scorsese;  Laurent Cormier del CNC (Centre National du Cinéma et l’Image Animée), Marc Lacan della Pathé, Jeff Lambert della National Film Preservation Foundation, che ultimamente ha messo online la copia restaurata di The White Shadow (1924); Jerome Soulet della Gaumont, e Rosalie Varda di Ciné-Tamaris, società dedicata a perpetuare la memoria della coppia Agnès Varda e Jacques Demy; moderatore Serge Toubiana della Cinémathèque Française.

In attesa che la Cinémathèque Française rilasci online il video di questo incontro, posso anticiparvi che tutti i partecipanti erano d’accordo in un concetto fondamentale: un film restaurato deve ritrovare il suo pubblico: bisogna riportarlo alle sale di cinema, alla televisione, uscire in DVD, Blu-ray.

Alle 19,30, Paolo Cherchi Usai presentava la Corrick Collection, ovvero “Il tesoro conservato in un garage della Tasmania”. Sessione accompagnata dal pianista Mathieu Regnault.

La famiglia Corrick – una coppia e i loro otto figli – iniziano a girare la Nuova Zelanda e l’Australia nel 1897. Il loro spettacolo unisce musica, danza, comicità e poesia.

Nel 1901, comprano un proiettore Edison che il loro figlio di 14 anni impara a gestire. Brevi proiezioni di film muti iniziano a far parte del loro spettacolo con grande successo di pubblico.

Desiderosi di rimanere pionieri, i Corrick prestano molta attenzione alle nuove tecnologie. Nel 1906, comprano un generatore elettrico per alimentare la luce del proiettore e l’anno dopo acquistano una macchina da presa per girare i propri film.

Per sapere di più vi consiglio di visitare questa pagina dedicata alla Corrick Collection nel sito del National Film & Sound Archive (Australia).

La giornata del 30 novembre iniziava con la conferenza “Le Lindgren Manifesto – 8° partie. Prélude à la fondation d’un musée de l’image numérique” a carico di Paolo Cherchi Usai.

Nel 2010, Cherchi Usai, allora direttore della recentemente deceduta  Haghefilm Foundation,  attualmente conservatore della Georges Eastman House, nonché uno dei fondatori delle Giornate del Cinema Muto, per citare soltanto qualche carica, rese omaggio a Ernest Lindgren, fondatore del British Film Institute con un  “manifesto” in 14 punti che potete leggere qui.  Se riesco a trovare un po’ di tempo nei prossimi giorni forse, dico forse, dedicherò un post a questo interessante argomento. Per il momento un’immagine vale più di mille parole e, riflettendo sui punti del manifesto, ho scattato la foto della panchina che illustra questo post. La panchina è collocata giusto davanti alle porte della Cinémathèque Française…

Alla prossima.

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