
« Un giorno Gabriele d’Annunzio scrisse delle meravigliose parole per quei forti coloni che emigrando dalla patria forse troppo povera, si recano nelle terre lontane ove la ricchezza ambita si ammassa quotidianamente con un rude lavoro ed è da questi italiani usata largamente a dar lustro e decoro alla patria lontana. Queste parole noi vorremmo oggi ripetere per Francesco Bonfigli, ma nelle nostre mani la prosa smagliante di Gabriele d’Annunzio impallidisce e si sforma per cui ci limitiamo a rivolgere un modesto ma vibrante saluto al valente cinematografista che oltre ad essere stato un pioniere della nostra industria ha saputo all’estero far vivamente apprezzare l’ingegno e l’attività italiana.
Il Bonfigli incominciò in Italia la sua magnifica ascesa. A Livorno ebbe l’audacia, nel 1902, di riprodurre le prime films di Lumiere, dodici metri al massimo, che riproducevano il viaggio dei Reali d’Italia a Parigi. Dopo, portando dei genialissimi perfezionamenti tecnici, fotografici e artistici al cinematografo, dette dei magnifici spettacoli alla Sala Umberto I di Roma, ottenendone un tale successo da meritarsi l’iscrizione nell’albo d’oro degli uomini illustri.
Nello stesso anno, in seguito alla morte di suo zio, Monsignor Gaudenzio Bonfigli, Arcivescovo di Alessandria, egli si recò in Egitto, dove la sua indomabile attività trovò il campo più fertile ed il successo più sicuro.
Il Cinema Radium, di cui il Bonfigli fu l’ideatore ed è il proprietario, è una delle più complete eleganti, ricche sale di proiezione, nelle quali si riversa il gran pubblico cosmopolita della metropoli egiziana. Nello stesso tempo il cav. Bonfigli ha impiantato una grande casa di edizione di films. La sua produzione ha completamente conquistato i mercati stranieri ed è apprezzatissima per una tecnica ultra moderna dovuta alla genialità di quest’uomo meraviglioso. Ora Francesco Bonfigli è venuto a passare qualche mese in Italia. La cinematografia italiana in tutti i suoi migliori esponenti dovrebbe rendergli onore. Di uomini simili ne abbiamo molto bisogno specie in questo periodo di crisi che si supera soltanto con l’intenso lavoro e con larghezza di vedute. Nel salutare questo magnifico italiano ci auguriamo ch’egli abbia a consacrare un po’ della sua mirabile attività anche nel proprio paese.»
Di Francesco Bonfigli, casa di produzione (ripresa di attualità cinematografiche), commercio film e Cinema Radium (Rue Borsach 20, El Cairo), non ho molte notizie, ma considero che il suo contributo sia molto importante. So che ha mantenuto buoni rapporti, con alcune case francesi ed inglesi. Non so che fine abbia fatto, la sua famiglia, ecc.
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