Cinema muto a Roma 7 al 11 marzo 1918

Si è inaugurato, con immenso concorso di pubblico, il nuovo Corso Cinema Teatro, dei F.lli Marino. L’interno del locale piace a tutti per la sua costruzione, per le linee e tinte semplici ed eleganti e per la bella distribuzione di luci e colori; ma la facciata è oggetto dei più aspri commenti. Ai più con piace, e la vorrebbero a terra; qualche altro – e sono in pochi – vede che non stona e può piacere. Il locale si è inaugurato con Carnevalesca, della Cines, interprete la Borelli. Per quanto il film sia bene eseguito, il pubblico lo accolse con ostilità.

Al Gran Cinema ed al Modernissimo ha avuto grandissimo successo Attila, dell’Ambrosio. E se Febo Mari, al posto di Attila avesse  avuto una figura rispondente al personaggio, avrebbe fatto un’opera d’arte. Nella lirica un tenore che abbia una voce splendida ed una bella figura, dà un insieme completo e piacente; ma l’essenziale è la voce. In cinematografia, la figura deve rispondere al personaggio. A questi sensi dovrà inspirarsi la cinematografia; verismo, estetica, bello brutto, tutto risponde a sani principi d’arte. Tranne inevitabili mende, il lavoro, per le masse ben disciplinate e magistralmente condotte, per la riproduzione del tempio di Bisanzio, di accampamenti e città, è stato giudicato con molta simpatia e buona impressione. E la critica è favorevole al Mari, il quale si è rivelato ottimo direttore e conduttore di masse.

Al Teatro delle Quattro Fontane seguita a chiamare sempre molta gente, Tosca, della Caesar. Il nome di Francesca Bertini suscita questo fascino, perchè il lavoro, ad onta di quanto si è scritto sui giornali, non è dei migliori della notissima attrice.

L’Avv. Mecheri, proprietario della Tiber Film, ha acquistato lo Stabilimento e la marca della Film d’Arte Italiana, che sarà la succursale della Tiber, la produzione conserverà sempre la marca Film d’Arte Italiana.

La Tiber, dopo la combinazione con l’Itala, la costituzione della Rinascimento e l’acquisto della Film d’Arte, dà più che mai risalto alla fenomenale attività e sagacia dell’Avv. Mecheri ed alla sua evoluta organizzazione. Alla Rinascimento, con la direzione del sig. Amato e la signora Pina Menichelli come prima attrice, ed alla Film d’Arte a cui è preposta la valentia del conte Negroni, Hesperia prima attrice, e Tullio Carminati, seguiranno la progressione della tradizione dell’arte, con quella distribuzione di energie necessarie al giusto rendimento del lavoro.

E’ stato scritturato alla Tiber l’ottimo attore Camillo Apolloni, che alla Pasquali ha interpretato diversi lavori avventurosi, e riportato grandi successi.

Ci giunge la notizia della morte di un fratello di Hesperia avvenuta a Nettuno nei passati giorni, quando sembrava di essersi quasi ristabilito di una lunga malattia.

La Guazzoni Film ha terminato di girare la Gerusalemme Liberata e se ne annunzia prossima l’edizione.

La Palatino Film è prossima al termine del Capitan Fracassa. Di questo lavoro, dell’accurata direzione di Mario Caserini, della fedeltà di riproduzione, costumi, personaggi e carattere dell’epoca, se ne dice a meraviglia.

La Filmgraf ha assunto in concessione per tutto il mondo l’interessantissima pellicola dal titolo; Donna Lisa, con interpreti Gemma Bellincioni e Mattia Battistini; nomi che nell’arte lirica primeggiano, oltre che per valentia canora, per la loro impareggiabile arte scenica. Per tutta Italia ha assunto Vita traviata, interprete Gemma Bellincioni.

Alla Medusa si lavora alacremente per Maria di Magdala che dicesi sarà quanto di più artisticamente perfetto si possa attendere ora dal cinematografo.

Il notissimo attore inglese Aurele Sidney, finito il suo primo impegno contratto colla Cines per le tre films: Incubo, Il gioiello di Khana e Una strana avventura, è stato impegnato per un altro film che, come I Racconti straordinari, è stato ideato e sarà messo in scena da Amleto Palermi. Il Sidney, che rappresenta fra noi i due principali giornali inglesi di cinematografia: The Kinematograph Weekly e The Bioscope, avrà quanto prima anche la rappresentazione della produzione di alcune importanti Case inglesi di films; così potrà introdurre in Italia i lavori che avranno un valore tale da rivaleggiare coi nostri.

Roberto Roberti, dall’Itala è passato alla Caesar, ad ottime condizioni.

Re della Notte è il titolo del lavoro che – interpretato dal cav. Gastone Monaldi e dalla sig.na Fernanda Battiferri venne assunto in concessione per il mondo dalla Etrusca Film, la quale lo lancerà quanto prima sul mercato. Ci assicurano che il lavoro è riuscito magnificamente; in esso il Monaldi ha fatto sfoggio di quelle sue ottime qualità che ha sempre portato sulla scena, ottimamente coadiuvato dalla Battiferri, abituata ai successi della scena di prosa quale prima attrice della compagnia Monaldi. Ricorderemo pure che la Battiferri vinse il concorso di bellezza nel rione Colonna di Roma, nell’anno 1911.

La Tespi Film, compiuta la nobile fatica d’arte di Frate Sole, attende alacremente ad altri lavori. Lolita, di madame Jean Carrère, Come un sogno, di Valentino Soldani,e Adriana Lecouvreur, di Legouvé e Scribe, saranno le tre imminenti interpretazioni di Bianca Stagno-Bellincioni. Maria Melato interpreterà un grande lavoro scritto espressamente per il cinematografo e per la insigne attrice da Roberto Bracco. E nel contempo, la Testi è spinta con magnifico slancio nella preparazione di due films di eccezionale importanza: Il Figlio della Luna, di Fausto Maria Martini, e Giuliano l’apostata, rievocazione storica di Ugo Falena.

The Making of Signs and Posters for Moving Picture Theaters in 1909

Gem Moving Picture Theatre, 1909
Gem Moving Picture Theatre, 1909 from Whitby Online Historic Photographs Collection

Advertising has become so general that it is needless to dwell upon the necessity of publicity in any line of business. But while all agree in this estimate of its value, few know how to apply it to their particular requirements.

Take, for example, moving pictures – a form of amusement that has earned the applause, respect and support of the general public. The strides this industry has made within the past few years have astonished the pleasure-loving world. It is not my purpose to go into discussion or history of the business. We know that the moving picture theater is here to stay, and it is up to the manager to attract the public to his house.

As the demand for this class of entertainment has grown, so has the supply of theaters increased. Competition has become so strong that the manager must be  constantly on the qui vive in order to keep the public interested. Here is where the man with ideas, originality, push, energy and a knowledge of advertising forges the front.

From time to time I may offer suggestions in this column on the general methods of advertising a moving picture theater. But what I wish to impress upon the moving picture theater owner now, is the necessity of a good front and artistic signs and posters. This is the most essential part of the theater.

With the exception of a few of the larger theaters in every town, which have secured the services of professional letterers, the front of the average nickelodeon resembles a meat market or cheap grocery store.

I have also discovered, through personal investigations, that the inferiority of the signs is not due to a deficiency of competent sign writers, but rather to the desire on the part of the exhibitor to save a few dollars each week.

Mr. Exhibitor, stop and think a moment. Your house may be beautifully decorated, your programme well selected, your help courteous, everything may be run in shipshape style, but it will avail you nothing if the public is not properly apprised of what is going on inside. You have to get the people inside by your exterior.

During the past ten years or so I have been obliged so often to answer that idiotic and silly argument, “Oh, any old sign will do, as long as the people can read it,” that I will not offend you by insinuating that it is necessary to answer the argument here.

Take a walk through your streets and observe the signs of any moving picture theater. The color schemes are usually incongruous, the lettering amateurish and in many cases almost illegible.

If any kind of signs will do, why do the larger houses hire permanent sign writers by the week when some porter or usher could scrawl the announcements? If a small house can save two or three dollars a week on signs, a larger concern of, say, ten times the size, can naturally save twenty or thirty dollars per week by using cheap signs. This is plain arithmetic. But the answer is simple. As soon as a man’s interests increase, his scope broadens in the same ratio.

In emulating the methods of successful business men, do not neglect the minutest detail. The public appreciates art. The first impression the passer-by receives is from the signs. They should be clear, neat and artistic, but devoid of  “ginger-bread,” so that he who runs may read. The main thing to remember is, that the general effect is what counts.

If you cannot afford to hire a good letterer permanently, make some agreement with the best sign painter in your locality, whose reputation for artistic workmanship is without question. Arrange to have him do your work for a certain specified sum, and if he is fair minded and anxious to please, you will be the gainer. Don’t haggle over a few dollars. Make it interesting for him to use his brains as well as his paints and brushes.

Above all take an interest in the work yourself and remember that a cheap man in any capacity is always the most expensive in the end.

William I. Sackheim (The Moving Picture World, May 22, 1909)

Il Cinema Metropolitan di Roma compierà 100 anni nel 2011

Il caso della prossima chiusura del cinema Metropolitan di Roma è stato riportato da vari giornali in Italia ed all’estero, però con varie inesattezze.

Il Metropolitan non nasce nel 1917 e non era il cinema Corso, quello era a Piazza San Lorenzo in Lucina, ed è stato modificato a sala convegni qualche anno fà.

Le prime notizie sul cinema Metropolitan (nel mio archivio) sono del 1911. Si chiamava Cinema – Teatro Americano, proprietà Furlan e Salomoni, una ditta di esercenti fiorentini fondata nel 1907. Verso la fine del 1910, l’esercente Gustavo Lombardo costituì a Napoli la SIGLA (Società italiana Gustavo Lombardo anonima), che da gennaio 1911 aveva la sua filiale romana presso il Cinema Teatro Americano.

Due documenti d’epoca:
Il primo corrisponde a Guida della Cinematografia pubblicata dalla rivista torinese La Vita Cinematografica, luglio 1911.

Guida della Cinematografia 1911
Guida della Cinematografia, La Vita Cinematografica, Torino 1911

Il secondo, una locandina del 1913 circa.

Locandina del Cinema Teatro Americano
Locandina del Cinema Teatro Americano 1913