Nel 150enario dell’unità d’Italia, le Giornate, anno 30esimo, rendono omaggio al cinema nazionale proponendo una serie di film riscoperti e restaurati negli ultimi tre decenni e interpretati o diretti da personalità quali Francesca Bertini, Pina Menichelli, Febo Mari, Nino Oxilia, oltre alla galassia dei comici degli anni Dieci. Fra i titoli selezionati: LA SERPE (1920) nel restauro curato dalla Cineteca Nazionale; LA GRAZIA (1929) in una copia stampata per l’occasione dalla stessa Cineteca; LA MOGLIE DI CLAUDIO (1918), nella recente ricostruzione del Museo Nazionale del Cinema di Torino; ADDIO, GIOVINEZZA (1913), finora considerato perduto e invece miracolosamente salvato dal Nederlands Filmmuseum.
In un post del sito ritrovati restaurati invisibili due anni fa, meno un giorno (il 24 luglio 2009) dedicato alle versioni cinematografiche di Addio Giovinezza!, commedia di Sandro Camasio e Nino Oxilia, scrivevo questo:
“Qualche tempo fa, una persona del Museo del Cinema di Torino mi chiedeva di un film rappresentativo di Torino per le celebrazioni del 1911, ecco la mia risposta: non uno, ma le quattro versioni cinematografiche di Addio giovinezza! Bisogna ritrovare la prima, ancora scomparsa. Ma c’è del tempo.”
Addio Giovinezza!, produzione Itala Film 1913, messa in scena di Sandro Camasio è stato ritrovato. Come al solito, ha ragione il vecchio e saggio Langlois: “i film sono tutti là fuori, da qualche parte…”
L’anteprima delle Giornate del Cinema Muto di Pordenone 30a edizione è online da pochi giorni, programma in questa pagina , presentazione in questa (italiano/inglese).
Nel 1987, le Giornate di Pordenone dedicavano uno dei programmi ai Silent Italian Style, 7 film italiani “ritrovati”.
Il primo è Al cinematografo, guardate… e non toccate, produzione Itala Film 1912, scena comica di 121 m., b/n , didascalie olandesi. Il titolo in olandese è: In de cinema – wel naar kijken maar niet aankomen. Copia della Desmet Collection.
Film restaurato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino nel 1989.
Al cinematografo, restaurate… e chiudete bene in archivio.
Siamo ancora nel 1° Festival dei Film Ritrovati Restaurati Invisibili.
Bernard, spia di una potenza straniera, si fa passare per il conte De Mora e riesce così ad avvicinare la contessa Bianca Alberti, il cui padre custodisce importanti documenti segreti. Durante un appuntamento notturno, Bernard addormenta Bianca col cloroformio, entra nella villa, e s’impadronisce dei documenti custoditi nella cassaforte.
Riavutasi e resasi conto dell’accaduto, Bianca si mette all’inseguimento di Bernard, che si è imbarcato sul piroscafo Orione. Ma lei non è disposta ad arrendersi. Noleggia un aereo e, raggiunto il piroscafo, si lancia in mare e si fa raccogliere dalla nave. Nonostante il travestimento di Bernard, Bianca lo riconosce e, individuata la sua cabina, vi entra per recuperare i documenti però viene sorpresa da Bernard. Abbandonata nella cabina, legata e imbavagliata, un violento incendio distrugge il piroscafo.
Bianca riesce a salvarsi e, accolta nello yatch del giovane Wilkinson, ottiene la sua collaborazione.
Arrivati nel paese della spia, si fanno passare per marito e moglie; poi Bianca riesce a risvegliare l’interesse di Bernard, si fa ricevere in casa sua e qui, dopo averlo addormentato con un sonnifero, riesce a recuperare i documenti, elude l’inseguimento della polizia locale e raggiunge un aereo con il quale, assieme a Wilkinson, ritorna in patria.
Una copia di questo film è stata ritrovata nella collezione Desmet del Nederlands Filmmuseum nel lontano 1992. La lunghezza originale era di 1295 metri, secondo altre fonti 1325, la copia ritrovata sono 827 metri. Il film ebbe qualche problema con la censura, e non soltanto in Italia. Altre informazioni sul restauro in questo link. Una domanda per quelli del link, ci avete fatto caso che Vittoria o morte! è uscito nel 1913?
Produzione Itala Film 1913 (gennaio-aprile). Nel ruolo di Bianca, Berta Nelson. Il problema sono i nomi del resto degli interpreti, dell’autore del soggetto, della messa in scena. Si dice che gli effetti speciali siano a carico di Segundo de Chomón. Io, per diversi motivi, non ho potuto ancora vederlo, inutile chiedere una copia. Aspetto le vostre notizie se siete a Torino. Il film si può vedere nella Videoteca del Museo Nazionale del Cinema.