Ho aspettato a scrivere il pezzo dedicato a Francesca Bertini e le Giornate del Cinema Muto 2009 perché fino a pochi giorni fa le informazioni sui film della Bertini presentati a Pordenone erano incomplete. Si sapeva, dal sito delle Giornate, che i film da presentare erano tre, ma uno in particolare ha cambiato titolo e data più volte. Ieri (finalmente), ho letto la presentazione dei tre film nel sito del Centro Sperimentale – Cineteca Nazionale.
Il primo è Amore senza stima, produzione Celio Film Roma 1912; il secondo Mariute, produzione Bertini Film per Caesar Film (senza Roma) 1918; ed il terzo Marion artista di caffè-concerto, produzione Bertini Film – UCI, questa volta sì, Roma 1920.
Per rispetto verso tutte le cineteche, biblioteche e amici che in questi anni mi hanno aiutato nelle ricerche su Francesca Bertini, ed in vista del progetto per il centenario della prima apparizione sullo schermo di Francesca Bertini nel 2010, vorrei chiarire un paio di aspetti che direttamente mi riguardano.
Il film Amore senza stima, recuperato e restaurato dalla Cineteca Nazionale “dopo 97 anni” e presentato la prossima settimana a Pordenone sarà una novità per certi archivisti, ma non per me.
Questo titolo compare a pagina 13 del catalogo N. 1 – Cinema Muto, senza data (intorno al 1950), pubblicato dal Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma, a cura del Conservatore Fausto Montesanti: Amore senza stima (B. Negroni, con F. Bertini; Celio Film, 1914); e nei cataloghi di distribuzione culturale editi dalla Unione Italiana Circoli del Cinema, per esempio nell’edizione 1991-1992, il film Amore senza stima, Cines 1914 è a pagina 127.
Nel volume Il cinema muto italiano 1913, prima parte (Bianco e Nero, Roma: CSC – Nuova Eri Edizioni Rai 1994), a cura di Aldo Bernardini e Vittorio Martinelli, a pagina 86 si legge che La bufera, produzione Celio Film, Roma 1913 “Uscito sugli schermi prima dell’istituzione della censura, il film non ottene il nulla osta richiesto dalla Celio agli inizi del 1914. Tenuto in deposito per alcuni anni, uscì nuovamente nel 1918, con il titolo Amore senza stima, sulla scia del successo dei film interpretati dalla protagonista.”
Da questi dati sono partita per le mie ricerche. Nel non molto lontano 2003, ne discutevo con Vittorio Martinelli a Bologna, in occasione della retrospettiva dedicata a Francesca Bertini dalla Cineteca di Bologna – Il cinema ritrovato. Un paio di anni fa, ho ritrovato finalmente e per puro caso la soluzione dell’enigma.
Nel frattempo, avevo segnalato l’esistenza di questo film nell’archivio della Cineteca Nazionale di Roma a Irela Nuñez del Pozo, e questo perché nel volume Francesca Bertini, a cura di Gianfranco Mingozzi, con una filmografia di Vittorio Martinelli (Le Mani – Cineteca di Bologna 2003), il film La bufera – Amore senza stima non compare nell’elenco dei film preservati-restaurati (pagina 207). Irela prese buona nota di tutto, ma da quel momento in poi cominciarono per me le difficoltà per avere accesso ai materiali di questo film, con le più svariate scuse da parte sua, mentre io “dovevo” aiutare lei nelle ricerche con i materiali del mio archivio. La cosa è andata avanti così per circa due anni.
In questo tempo, come dicevo sopra, altri archivi, biblioteche, Cineteca Nazionale inclusa, e per questo voglio ringraziare Franca Farina e Mario Musumeci, mi hanno aperto generosamente le porte. Ma l’Amore senza stima è rimasto per me off-limits.
Dalla nota al saggio Film salvati e da salvare alla Cineteca Nazionale, Irela Nuñez del Pozo, con la collaborazione di Franca Farina (Non solo dive – Pioniere del Cinema Italiano, Cineteca di Bologna 2008; nota 10, pagina 191), si capisce che uno dei possibili titoli in ballo per Amore senza stima era L’Avvoltoio, primo lungometraggio della Celio Film, e si capisce (anche) che io ho fatto partecipe Irela delle mie ricerche… e dei materiali della mia “collezione” come la chiama lei. Collezione e ricerche sono disponibili sul web in questo sito ed in quello della Lost Films.
Tutto questo, specialmente il contegno incomprensibile di una persona che ho aiutato in molte occasioni, mi addolora molto, ma fa parte di una strana bramosia di “apparire” ad ogni costo. Un, come dire, amore senza stima verso le pellicole che alcune di queste persone proclamano di volere “salvare”.
Chiudo lo sfogo senza commentare il contenuto della pagina dedicata ai film della Bertini presentati a Pordenone, mi riservo di farlo dopo la visione.
Qualche domanda: Come fate a sapere che il film è stato distribuito nel 1923 e non nel 1918, come afferma Martinelli? Perché dovrebbe essere L’avvoltoio e non, per esempio, L’arrivista? Dov’è il visto di censura di Amore senza stima nel 1918 o nel 1923 ?
(Dedicato a chi mi fa sparire il sito da domenica scorsa)