La Morgana Films

Logo della Morgana Films
Logo della Morgana Films

La Fata Morgana ha oggi dato il suo nome alla nuova Società che si è costituita a Roma sotto la valida direzione artistica di Nino Martoglio (il valoroso drammaturgo del teatro siciliano). A Roma già esiste la Film d’Arte, la quale corrisponde alle esigenze del momento. La Morgana Film compresa la necessità di estendere sempre più nel nostro campo il senso puramente artistico ed intellettuale dà inizio al suo lavoro con incrollabili appoggi. Non solo Nino Martoglio ha dedicato tutta la sua intelligenza ed attività per l’attuazione del vero ideale, di quell’ideale santo che si chiama arte, per il quale noi abbiamo sempre combattuto e lottato. I films a lungo metraggio per lo più sconclusionati, senza una vera impronta psichica razionale, è oramai tempo che finiscano; l’esigenza dell’oggi, l’onda infrenabile della cinematografia, ha bisogno di menti già provate, di intelligenze che hanno lavorato e sudato pro del nostro teatro — che si sono emancipate dalla cerchia dei lavoratori del pensiero. A Nino Martoglio, si sono uniti Roberto Bracco, l’autore del Diritto di vivere, di Piccola Fonte e di Sperduti nel buio, e Salvatore di Giacomo, il delicato poeta napoletano, al quale non solo Partenope ma Italia tutta è riverente — I nostri due commediografi, da come risulta dal Giornale d’Italia, han ceduto alla Morgana Film uno dei loro capolavori. Roberto Bracco gli Sperduti nel buio e Salvatore di Giacomo Assunta Spina. Quale esordio migliore potrebbe avere uno Stabilimento di posa, quando si pensi che Roberto Bracco, alieno a qualsiasi riduzione cinematografica dei suoi lavori, oggi ha ceduto il suo celebre dramma alla Morgana Film? Esecutori principali ne saranno Giovanni Grasso, il grande attore siciliano del quale si può affermare che il gesto è parola vivente, ed Adelina Magnetti. Queste due forze espressive riunite in una sola trama, mosse ad espandere tutta la loro passione nella grande opera del nostro autore, daranno tanta verità alla riproduzione del dramma da poter svelare allo spettatore la vera sintesi del lavoro, che il pubblico ha dimostrato non capire. Per questo Roberto Bracco si è deciso ad interrompere le trattative che aveva con alcune case estere ed affidare alla Morgana Film l’insceneggiatura di Sperduti nel buio, — e non ci pare fuori proposito riportare un piccolo brano di una intervista che il Giornale d’Italia gli ha fatto:

— Il mondo artistico italiano, ormai, non è che una gara industriale. Del resto, la Casa a cui ho ceduto Sperduti nel buio mi rassicura per i suoi intendimenti d’arte. S’intende che la visione cinematografica avrà una finalità diversa da quella della visione scenica, ma il mio dramma non subirà offese. E, anzi, il pubblico, che così spesso si lamenta della sintesi eccessiva delle mie opere drammatiche, avrà finalmente il piacere di conoscere tutto ciò che, negli Sperduti nel buio io ho preteso affidare al suo intuito e alla sua transazione.

Salvatore di Giacomo ha seguito le orme del suo concittadino ed infatti lo stesso giornale così riporta le sue parole:

— Si è piegato a consentire che un suo nobile suggestivo lavoro sia cinematografato un insigne scrittore di grande sensibilità ed onestà artistica: Roberto Bracco. Ha convenuto forse egli, come convengo io, che l’azione di Sperduti nel buio debba nel cinematografo essere più diffusa e variata e che un necessario ordito più peculiare debba esprimere tanti movimenti di quella dolorosa concezione che il drammaturgo ha in origine separata dalla sua esposizione così complessa, rapida e serrata com’è. La sua fantasia si eserciterà a comporre questo nuovo materiale quasi sussidiario, e l’esperienza di un nostro collega valoroso, Nino Martoglio, il quale già si è più avvicinato alla conoscenza tecnica di questa nuova forma di spettacolo, aiuterà il mio caro amico e concittadino. Il suo esempio m’incoraggia perché mi viene da un artista col quale ho vissuto i primi anni di giovinezza, e che mi è stato di esempio ancora nell’amore per l’arte e nel rispetto per l’arte.

Sotto questi auspici si inizia la Casa romana, sotto questa aureola di luce e di forza suggestive, e noi abbiamo piena convinzione che con il valido ausilio di Nino Martoglio e del signor Clemente Levi, (direttore amministrativo), ella occuperà ben presto il posto che si merita non solamente nell’Italia nostra, ma anche oltralpe.

Mario Woller Buzzi
(Il Maggese Cinematografico, 10 febbraio 1914)

Nota: La Morgana Films – Edizioni d’Arte è costituita come società di fatto nel gennaio 1914 a Roma.  Nino Martoglio, che lavorava come metteur-en-scène per la Cines, si era dimesso volontariamente dall’incarico verso la fine dell’estate del 1913, come risulta da una lettera inviatagli dal barone Alberto Fassini, direttore della Cines.