
Giorni fa si è potuto vedere, a Versailles, uno spettacolo del tutto inatteso: Luigi XIV è andato per poche ore a riprendere l’aria di Versailles! Verso le due del pomeriggio, con un dolce sole autunnale, Luigi XIV faceva un’entrata solenne nei giardini del Castello. Sul selciato del cortile, il Gran Re, con aria sovrana si spolverò, ravviò le maniche e subito formò il corteo. Esso s’inoltrò nel vestibolo e sbucò sulla sponda del laghetto. I violini suonavano un’aria di Lulli e, come per incanto le Grands Eaux, repentinamente, incominciarono a zampillare.
Più lungi, dei sedili del tempo aspettavano Luigi XIV e La Vallière vi si sedettero. Un divertimento era stato loro preparato. Una compagnia di ballerini divertì per un’ora il pubblico, mentre si organizzava un elegante gioco campestre al quale Sua Maestà sembrava prendere un grandissimo piacere. Finiti i giochi, una carrozza tutta dorata venne a prenderli.
Ritornarono poi per fare onore ad una merenda e, prima del tramonto del sole, risalirono nelle tapissières, che stavano ferme davanti alla cappella; Luigi XIV, con La Vallière e la sua corte svanì di nuovo per dei secoli. Ma prima di sparire per sempre, potetti domandargli:
— Scusi, Maestà, due parole: quale mistero nasconde questa visita?
— Ve lo spiegherò, mi rispose con semplicità. L’altro giorno, io fumavo la mia pipa, quando mi si venne a proporre di guadagnare tre lire per un lavoro facile. — « Va benone! esclamai. Che cosa bisogna fare? »
— « Luigi XIV », mi fu detto. Allora mi hanno condotto alle fortificazioni, presso un imprenditore di cinematografi per Music-Hall e l’affare è stato chiuso.
Ed è così che il young people americano si permetterà della storia di Francia per mezzo della figura; già che questa collezione di lastre figurerà fra qualche mese, agli Stati Uniti, negli apparecchi a proiezione, che abbondano nelle grandi città d’oltremare.
Henriette
(Regina, Napoli, novembre 1904)

Altre interessanti notizie su questo film (En savoir plus – Le Règne de Louis XIV, Vincent Lorant-Heilbronn, Pathé 1904) nel sito della Fondation Jérôme Seydoux Pathé