
Correva l’anno 1910 quando l’operatore cinematografico Aldo Molinari, giornalista e scenografo nato a Roma il 13 dicembre 1885, ottenne il permesso della Prefettura SS. PP. AA. di eseguire alcune fotografie nei giardini del Vaticano. Il permesso fu rinnovato ben cinque volte.
Nel 1912, il film La vita intima di Sua Santità Pio X era pronto per la distribuzione. Questo film “dal vero”, rappresentante per l’Italia Giuseppe Barattolo, concessionario Mario Falace per Roma e Lazio, Italia Meridionale e Isole, Marche, Umbria, Abruzzi, Tripolitania e Cirenaica, fu distribuito in altri paesi di Europa e America.
Sembra che il risultato economico fu abbastanza buono. Parte dei ricavi furono impiegati nella fondazione della casa di produzione Vera Film, che nel 1913 produsse, fra le altre pellicole, Mondo baldoria “primo soggetto futurista con visioni grottesche del dolore umoristico”.
La vita intima di Sua Santità Pio X non compare nel volume Cinema Muto Italiano – I film “dal vero” 1895-1914, Aldo Bernardini (La Cineteca del Friuli 2002), né con questo, né con altro titolo alternativo. A pagina 134 di Cinema delle Origini in Italia – I film dal vero di produzione estera 1895-1907, sempre Aldo Bernardini (Cineteca del Friuli 2008), si trovano alcune informazioni sul documentario La ville eternelle, produzione Pathé 1907. Secondo le recensioni, anche in questo documentario (m. 170), fra le altre scene, si vede Pio X a passeggio nei giardini del Vaticano.
Buonasera. Scrivo a nome della Fondazione Giuseppe Sarto – Pio X di Riese Pio X, che si occupa della figura di Papa Sarto, di cui sono il segretario. Come potete comprendere quanto descritto ha una enorme importanza per noi, visto che da anni stavamo cercando informazioni sull’origine di questi fotogrammi, apparsi in tv in occasione della serie Rai “La Grande Storia” ma di cui non siamo riusciti mai a risalire alla fonte. Vorremmo metterci in contatto con voi per avere maggiori delucidazioni, visto che forse si tratta delle uniche immagini che ritraggono Pio X in movimento. Grazie. Davide Nordio
La ringrazio molto per il suo commento, infatti, come dico nel post, questa è la prima volta che le immagini vengono riconosciute come parte integrante di un film (dal vero) distribuito in tutto il mondo nel 1912. Purtroppo non ho altre informazioni. Io sono un ricercatore della storia del cinema e pubblico questi dati nella speranza che servano ad identificare eventuali pellicole sopravvissute negli archivi, pubblici e privati.
Grazie. Come sospettavo, e la vostra notizia sul film “La ville eternelle” me lo conferma, le immagini mandate in onda appartengono all’archivio storico Gaumont che funge un po’ come l’Istituto Luce in Italia. Gaumont infatti ha assorbito anche l’archivio Pathe. Vi ringrazio perchè ora abbiamo anche un titolo su cui cercare. Chiedo troppo se fosse possibile consultarci di persona, attraverso e-mail e telefono? il nostro indirizzo è info@fondazionegiuseppesarto.it. Grazie.
Vi segnalo il programma La Grande Storia, in onda questa sera, alle 21 su Rai Tre. Al suo interno verrà trasmesso integralmente il filmato citato dal signor Nordio nel suo post, recentemente recuperato in un archivio francese. Complimenti per il blog, davvero molto interessante.
Grazie per la segnalazione. Lo vedrò con molto interesse.
Ho visto, ma il filmato non è quello della Gaumont, il filmato “La vita intima di Sua Santità Pio X” è quello conservato alla Pathé (adesso alla Fondation Jerome Seydoux-Pathé), come avevo detto a Davide Nordio in “conversazione” privata via mail.
Ovviamente lo fatto anch’io. Grazie mille per la segnalazione. Finalmente abbiamo visto Pio X in movimento.
Scusate per l’errore: ovviamente “l’ho fatto” anch’io
Credo si tratti dello stesso filmato (come dimostra il fotogramma qui sopra), girato probabilmente precedentemente al 1914 e presente in versioni di lunghezza differente in un film dal vero di produzione francese, in uno di produzione franco-americana ed in due di produzione italiana al momento dispersi. Approfondirò comunque le mie ricerche. A presto e grazie della risposta.
Piacere mio di aver contribuito (in minima parte) a questa “scoperta” e grazie per il commento.