Alla ventura (La straordinaria avventura di Rina De Liguoro)

Rina De Liguoro
Rina De Liguoro al volante della sua Alfa-Romeo

Voce in off di Rina De Liguoro: L’ultima mia grande passione è l’auto. Cammino, cammino senza scopo, senza mèta, fino a che i miei nervi non sono sfibrati e non mi danno una pace stanca. Allora ritorno a casa.

Apertura ad iride sulle mani di Rina De Liguoro che guidano una macchina (come sottofondo un slow fox trot).

Voce in off di un giornalista: La conversazione con Rina De Liguoro ha luogo in un auto. Una potente Alfa-Romeo che le mani ben curate della diva, nobili nelle dita lunghissime prive di gioielli, guidano con precisione e leggerezza.

Voce di Rina De Liguoro: Dove andiamo?

Giornalista: Dove volete.

Rina De Liguoro: Allora alla ventura.

Giornalista: Con voi verrei anche…

Rina De Liguoro: Glissez…

Giornalista: Si. Scivoliamo sui complimenti. (pausa) Vi ricordate, Rina, tanti anni fa, a Napoli, quando vi mettevate al piano e suonavate per delle ore? Allora eravate una bambina…

Rina De Liguoro: E voi un bambino. Vi piaceva la Patetica.

Giornalista: Mi piacevate anche voi.

Rina De Liguoro: Non vi siete corretto dal vizio di dire delle bugie.

Giornalista: Non sarei un giornalista. Adesso però, dico delle verità…

Rina De Liguoro: Tagliamo corto: anche adesso vi vedo come trasognato, nell’ascoltare. Beethoven era la vostra passione.

Voce in off del giornalista sulle immagini delle mani di Rina De Liguoro al pianoforte in sovrapposizione alle stesse mani che guidano la macchina: Squisita artista nell’interpretazione della musica, ricordo le sue mani muoversi lente o veloci, bianchissime, sulla tastiera dello strumento, come nell’atto di accarezzare qualche cosa di invisibile.

Voce di Rina De Liguoro in primo piano: Suono ancora sapete? Come prima: forse meglio di prima.

Primo piano sulla lancetta della velocità che sbalza: 70-80-100…

Dissolvenza sulla didascalia con la data 1923. Sfondo: titolari dei giornali sulla crisi del cinema italiano: Il compito della stampa nella crisi attuale; La difesa della produzione italiana; L’esportazione del cinema italiano.

Dissolvenza incrociata sulla pubblicità del film Messalina; immagini del set; scene, articoli sulla stampa italiana ed internazionale.

Voce in off maschile: Il recente trionfo della Messalina di Enrico Guazzoni, prova di più, se ce ne fosse ancora bisogno, che la cinematografia italiana – italiana in tutti i sensi, dallo spirito agli artefici – è una arte ed una industria potenzialmente ancor tutta viva e capace di riprendere il suo posto nel mondo.

Dissolvenza in nero sulla didascalia Torino 1924, che dissolve in una serie d’immagini di Torino anni ’20, per finire nella hall dell’Hotel Savoia (come sottofondo rumori di ambiente, conversazioni, ecc)

Voce in off maschile: La contessa de Liguoro scendeva dall’ascensore nel momento stesso in cui io entravo. Ella mi attendeva , come di convenuto. E mi piacque subito la sua puntualità: nota non caratteristica della più gran parte delle dive, sopratutto cinematografiche. Onde, in cuor mio, ne ringraziai Iddio che mi concedeva la grazia di conoscere e di avvicinare – tra tante posatrici sciocchissime – una donna che sapeva essere molto semplice e molto signora.

Rina de Liguoro: Ho interpretato Messalina, Savitry Sativan, di ambiente e carattere indiano, diretto dal conte Mannini; Maremma, ove sostengo la parte di Musa; Quo vadis?, in cui sono Eunica; La via del peccato, sotto la direzione di Amleto Palermi, che sarà uno dei più grandi successi della stagione per la complessità del soggetto e l’eccellenza degli interpreti, tutti nomi di prim’ordine; infine Il più grande amore (Il focolare spento), l’ultimo lavoro di Augusto Genina.

Lavoro molto volentieri: con infinita passione. E poi la musica – che è una forza inebriante, che vive e palpita in me, continuamente – mi aiuta molto nel mio lavoro. Mi aiuta, m’incoraggia e mi consola. Ogni fatica mi sembra sempre lieve. Messalina è stata fatta in sei mesi; ma chi ricorda più le difficoltà superate? Maremma è stata girata in condizioni disastrose. Eppure non me ne rammaricai affatto. E non me ne rammarico neppure oggi.

Per l’avvenire: due nuove scritture. Una con Palermi per Gli ultimi giorni di Pompei. E poi, a marzo, andrò a Parigi per interpretare un’importantissima parte nel film Napoleone, che Abel Gance metterà in scena…

Dissolvenza sulla didascalia 1925. Immagini del film Bufera, produzione Films Rina De Liguoro.

Voce in off di un cronista: Rina De Liguoro lavora in proprio. In questi giorni ha terminato un film – il primo di sua proprietà – eseguito su canovaccio del marito, Wladimiro De Liguoro, e sotto la direzione dell’autore medesimo. Si tratta di un lavoro intitolato Bufera che si svolge in un ambiente povero di alta montagna, fra le nevi eterne. L’operatore Ferdinando Martini, lo stesso che girò il Focolare spento di Augusto Genina. Gli altri attori principali sono: Umberto Cocchi, Carlo Gualandri, Celio Bucchi, Carlo Benetti.

Rina De Liguoro è veramente entusiasta di lavorare per conto proprio.

Voce in primo piano di Rina De Liguoro: Io sono il capitano della mia anima e cercherò di guidarmi bene, di andare sempre avanti.

Dissolvenza sulle mani di Rina De Liguoro che guidano la macchina e la lancetta della velocità che sbalza 70, 80, 100. Come sottofondo il rumore di una macchina in corsa (di un Alfa-Romeo anni ’20).

Fine della terza parte…