
Come dicevo, Le Giornate di Pordenone sono le pioniere (in Italia) del film ritrovato e restaurato, la prossima edizione sarà la 30a.
Dei film italiani presentati a Pordenone e Bologna sono visibili soltanto questi, alcuni ormai introvabili.
Date invece un’occhiata a questa pagina nel sito Silent Era: Silent Film Collection 1890-1934, e poi, se volete, confrontate i titoli presentati a Pordenone e Bologna.
Ma il peggio non è questo, il peggio è che il cinema muto italiano corre il rischio di scomparire dalla memoria collettiva… mondiale.
Poche settimane fa leggevo una intervista ad un famoso Indiana Jones del cinema, dove raccontava come nella sua collezione c’era una copia di certo film di Pina Menichelli, ma aveva poche possibilità di trovare uno sponsor per il restauro perché, parole testuali: “senza nessuna vedette, non interessa a nessuno”.
No comment… L’Indiana Jones del nitrato d’argento perduto ragiona come un imprenditore, dal suo punto di vista ha ragione.
Nemmeno io credo che i film del cinema muto italiano abbiano un ampio mercato, ma se è per questo, possiamo dire lo stesso di una gran parte dei film nella lista del sito Silent Era.
Cosa c’è che non va nei film italiani?: l’invisibilità. Perché non si riesce a farli conoscere di più?: perché non sono commerciali, nessuna “vedette”. Ma… parliamo di cultura o di fare i soldi con la cultura?
Per il momento, i film del cinema muto italiano ritrovati e restaurati servono come scusa per ottenere finanziamenti: dallo stato e dai privati. Riprendendo il titolo dell’autobiografia di Francesca Bertini: Il resto non conta.
Ammetto che di film italiani muti non ho visto niente (cosa che poi farò) però conosco i nomi di Pina Menichelli, di Francesca Bertini, di Lyda Borelli tanto da voler dedicare a loro e ad altre dive del Primo Novecento un post omaggio:
http://almacattleya.blogspot.com/2011/03/omaggio-alle-prime-dive.html
Come attrice di teatro (alle prime armi) sono colpita dalla loro presenza che scaturisce anche in ogni singola foto.
Vedere questi film non è difficile, è impossibile, forse nel 3011…