
Ambrosio fa causa alla Pasquali (ed al suo distributore Gustavo Lombardo) per usurpazione di titolo e concorrenza sleale… e la perde con sentenza del 9 ottobre perché “il romanzo è caduto in pubblico dominio e la riproduzione di un titolo generico non costituisce reato di contraffazione”.
La guerra cinematografica per la conquista del Vesuvio si scatena: la Gloria di Caserini minaccia con Nydia la cieca ovvero La Distruzione di Pompei, riduzione di Luigi Marchesi, e Nerone (altro film che Ambrosio considera di sua proprietà per aver girato una versione corta nel 1909), mentre Pasquali e Ambrosio preparano “due” Promessi Sposi, minacciando cause l’uno all’altro tramite la stampa.
Agosto 1913. Escono contemporaneamente: Gli Ultimi Giorni di Pompei (Ambrosio) e Jone – Gli ultimi giorni di Pompei (Pasquali).
Improvvisamente Mario Caserini si ammala:
Era corsa la voce, in questi giorni, che il signor Mario Caserini, Direttore generale de la Film Artistica Gloria fosse stato colto da grave malore. Tale notizia ha messa in allarmi i moltissimi amici ed ammiratori del Caserini, ma fortunatamente possiamo rassicurarli, poichè non si tratta che di una lieve parési facciale, causata da raffredore trascurato, e che scomparirà mercè una energica e breve cura ed un assoluto riposo per pochi giorni.
Nell’ottobre 1913 La Film Artistica Gloria gira alcune riprese molto pubblicizzate nell’Arena di Verona per due film: Nerone e Gli Ultimi Giorni di Pompei. Gli aiuti di Caserini per le riprese sono Emilio Petacci, Alberto Degli Abbati e Giuseppe De Liguoro.
La concorrenza fra le case di produzione torinesi per le “monumentali ricostruzioni romane” sembra non avere fine. Nei primi mesi del 1914 l’Itala Film presenta Cabiria, che Giovanni Pastrone è riuscito a girare nel frattempo nel (quasi) massimo segreto, Ambrosio contrattacca con La Distruzione di Cartagine (diventato poi Delenda Carthago!). Pasquali non è da meno e propone il suo Spartaco. A loro si aggiunge La Film Artistica Gloria e Mario Caserini, che hanno finalmente rinunciato a Nydia la cieca ovvero La distruzione di Pompei. Il materiale girato e le scenografie vengono riciclati per Nerone e Agrippina, “colossal” in dieci parti e 2000 metri.
Finisce così la battaglia del Vesuvio. In altre parole, Mario Caserini non è il regista di Gli Ultimi Giorni di Pompei, come riportato ancora in molte fonti, semplicemente perché il “suo” Ultimi Giorni di Pompei non è mai uscito.
Per i trionfi della Gloria, Caserini, Borelli e Bonnard alla prossima.
bravissima!