Martedì 6 ottobre, ore 9,00. Primo film della sezione Riscoperte, Kurotegumi Sukeroku (1929), interprete Kazuo Hasegawa è una vera chicca per gli amanti del cinema giapponese in generale, e per gli ammiratori di Hasagawa in particolare perché, come ricorda il catalogo delle Giornate: “la maggior parte dei film di Hasegawa con la Shochiku Company è andata perduta”. Kazuo Hasegawa, nome d’arte Chojiro Hayashi, interpreta il ruolo di Kukeroku, famoso eroe del Kabuki. Ritrovato e restaurato dalla Film Preservation Society di Tokio con il prezioso aiuto di Kiyo Hasagawa, figlia del grande Kazuo. Al pianoforte Mie Yanashita.
Sedici minuti dopo, Eine Versunkene Welt (1922), diretto da Alexander Korda, interpreti principali Alberto Capozzi e Maria Palma, futura Maria Korda. La traduzione del titolo originale tedesco sarebbe: Un mondo che sprofonda, ma in Italia hanno preferito S.A. Il Principe Rosso, prendendo sicuramente lo spunto dalla frase di uno dei marinai per definire il Duca Peter, interpretato da Capozzi. Nelle ultime scene del film, più che un principe rosso, sembra un lontano parente di Nosferatu, in contrasto con la splendida e luminosa Maria Palma (non ancora Korda), che nel film interpreta il ruolo della donna per la quale il Duca rinuncia ai privilegi aristocratici di una corte molto tetra stile austroungarico vista da Fritz Lang. Dico questo per evitare che qualcuno immagini una corte austroungarica in stile Ernst Marischka , quello della famosa serie sulla imperatrice Sissi. Altri riferimenti cinematografici sono le inquadrature dei marinai, uniformi bianco nucleare, inquadrature stile Potemkin. Il marinaio italiano che nel film seduce la donna del Duca, interprete l’ungherese Michael Varkonyi, sarebbe piaciuto a Cocteau. E con questo finisco. Al pianoforte Philip Carli.
Il primo titolo della sezione Dive, Teatro Verdi ore 10,30, era Wenn Das Herz in Hass Ergluht (1918), diretto da Kurt Matull, protagonista la diva Pola Negri. Traduzione del titolo: Quando il cuore arde di odio, titolo italiano: Vampa d’odio, che secondo me non rende bene l’idea e propongo di cambiare in: Un serpente è il migliore amico di una donna, oppure Quando un cuore arde d’odio ricordati di avere un serpente a portata di mano. Questo film venne presentato per la prima volta alle Giornate nel 1994 con un titolo errato, sono cose che nella storiografia cinematografica succedono spesso. Non si finisce mai d’imparare… Il film? Il film presenta una giovanissima Pola Negri (21 anni), molto bella e disinvolta. Aspettiamo l’uscita in DVD. Al pianoforte del Verdi John Sweeney.
Seguiva Amore senza stima (L’avvoltoio?). Ancora sezione Dive, film con Francesca Bertini. Bel restauro, frammento di 47 minuti, eseguito al laboratorio Prestech di Londra in 4K. Al pianoforte Antonio Coppola.
E qui chiude questa cronaca di Pordenone, grazie infinite alla cortesia di David Robinson, Livio Jacob e tutto lo staff del festival. Spero che capirete, sono, e rimango, sempre un cinefile inguaribile.
Mi dispiace ma non ho gradito il contegno di certe persone, hanno messo il mio nome in una didascalia (quasi una beffa) in relazione ad un film dove io, per quel che riguarda le ricerche non ho avuto più a che vedere dai tempi del Non solo dive…pioniere del cinema italiano, qualche anno fà. Ho chiesto di levare il mio nome dalle mega didascalie nei ringraziamenti di Amore senza stima (L’avvoltoio?)…. Niente da fare. Questo sito, che prima si chiamava In Penombra Archivio del Cinema Muto e aveva il suo indirizzo internet (dal 2003) è stato oscurato da qualcuno… Non capisco come mai un rappresentante (e finora amico) di una cineteca (italiana, e non quella di Milano, che vanta 1.000.000,00 di euro di consulenze l’anno secondo il pubblico bilancio, ma assicura che lui non ha mai pagato nessuno! Tutto gratis!) non considera affatto il mio lavoro e può dirmi al telefono, a proposito del fatto che siano spariti i miei siti: “Hanno fatto bene, io ti avrei fatto causa!”… Hanno fatto bene chi? Causa per cosa? Questo sito, d’ora in avanti si occuperà sempre dei film muti ma non soltanto dei film italiani. Buona visione (cineteche italiane permettendo, e cioè speriamo che le cineteche italiane aprano veramente le porte) del cinema muto a tutti!
Mi dispiace molto, sul serio. Conosco bene le cineteche italiane archivisti/padroni e tutto il resto.
Con sincera amicizia. Ti seguo in altri siti. Grazie davvero.
Grazie a te per l’amicizia, una cosa molto rara di questi tempi. Sono più delusa che arrabbiata. A presto.