Nel 1987, le Giornate di Pordenone dedicavano uno dei programmi ai Silent Italian Style, 7 film italiani “ritrovati”.
Il primo è Al cinematografo, guardate… e non toccate, produzione Itala Film 1912, scena comica di 121 m., b/n , didascalie olandesi. Il titolo in olandese è: In de cinema – wel naar kijken maar niet aankomen. Copia della Desmet Collection.
Film restaurato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino nel 1989.
Al cinematografo, restaurate… e chiudete bene in archivio.
Siamo ancora nel 1° Festival dei Film Ritrovati Restaurati Invisibili.
Una buona notizia per il Film Museum e per tutti noi: La collezione Jean Desmet è stata nominata dal registro dell’Unesco Memory of the World.
The Desmet Collection was acquired by the Netherlands Film Museum in 1957. It is the professional legacy of the cinema owner and film distributor Jean Desmet (1875-1956) and consists of almost 900 – predominantly foreign – films, a business archive and thousands of posters, stills, programmes and flyers. There is no other collection in Europe containing such a wealth of information about film distribution and cinema operation in the period 1907-16. Furthermore, the film collection contains a large amount of material that is actually nothing less than a representative sample of the commerciai stock of its time. These films come mainly from France, the United States, Italy, Germany, Denmark and to a lesser extent Great Britain, Russia, Sweden, Austria, the Netherlands and Belgium. All the popular genres of the time are present in both short and long form: dramas, comedies, variety numbers, travelogues, scientific documentaries, actualities and cinema newsreels. Many of the films are no longer extant in the countries where they were first produced.
Ivo Blom (Jean Desmet and the Early Dutch Film Trade, Amsterdam University Press 2003)
Molti auguri al Netherlands Film Museun per il meritato riconoscimento, per conservare, preservare e restaurare questi tesori.
Come sicuramente sapete, un fetta consistente della collezione sono le copie, uniche al mondo, dei film italiani “degli anni d’oro”. Quelli che tutti noi vogliamo vedere. Approfitto dell’occasione per sollecitare, ancora una volta, il rilascio in DVD di qualche film italiano.
Bernard, spia di una potenza straniera, si fa passare per il conte De Mora e riesce così ad avvicinare la contessa Bianca Alberti, il cui padre custodisce importanti documenti segreti. Durante un appuntamento notturno, Bernard addormenta Bianca col cloroformio, entra nella villa, e s’impadronisce dei documenti custoditi nella cassaforte.
Riavutasi e resasi conto dell’accaduto, Bianca si mette all’inseguimento di Bernard, che si è imbarcato sul piroscafo Orione. Ma lei non è disposta ad arrendersi. Noleggia un aereo e, raggiunto il piroscafo, si lancia in mare e si fa raccogliere dalla nave. Nonostante il travestimento di Bernard, Bianca lo riconosce e, individuata la sua cabina, vi entra per recuperare i documenti però viene sorpresa da Bernard. Abbandonata nella cabina, legata e imbavagliata, un violento incendio distrugge il piroscafo.
Bianca riesce a salvarsi e, accolta nello yatch del giovane Wilkinson, ottiene la sua collaborazione.
Arrivati nel paese della spia, si fanno passare per marito e moglie; poi Bianca riesce a risvegliare l’interesse di Bernard, si fa ricevere in casa sua e qui, dopo averlo addormentato con un sonnifero, riesce a recuperare i documenti, elude l’inseguimento della polizia locale e raggiunge un aereo con il quale, assieme a Wilkinson, ritorna in patria.
Una copia di questo film è stata ritrovata nella collezione Desmet del Nederlands Filmmuseum nel lontano 1992. La lunghezza originale era di 1295 metri, secondo altre fonti 1325, la copia ritrovata sono 827 metri. Il film ebbe qualche problema con la censura, e non soltanto in Italia. Altre informazioni sul restauro in questo link. Una domanda per quelli del link, ci avete fatto caso che Vittoria o morte! è uscito nel 1913?
Produzione Itala Film 1913 (gennaio-aprile). Nel ruolo di Bianca, Berta Nelson. Il problema sono i nomi del resto degli interpreti, dell’autore del soggetto, della messa in scena. Si dice che gli effetti speciali siano a carico di Segundo de Chomón. Io, per diversi motivi, non ho potuto ancora vederlo, inutile chiedere una copia. Aspetto le vostre notizie se siete a Torino. Il film si può vedere nella Videoteca del Museo Nazionale del Cinema.