Noterelle di vita cinematografica romana

"Madame Tallien" film di Enrico Guazzoni, la sala della Convenzione.
“Madame Tallien” film di Enrico Guazzoni, la sala della Convenzione.

Roma, Giugno 1916

Novità, novità, noooviiiiitaaaaaaaaaaaaaaaà ! direbbe un futurista dilettante dei sistemi ortopedico-tipografici del poeta Marinetti.
Quali novità ? Il disastro della Palatino? Per cui si sciupa ancora dell’inchiostro e si scomodano perfino i sottosegretari di Stato (ex ormai, visto che il Ministero è caduto proprio iersera) onde dimostrare che la legge dovrebbe porre riparo, imponendo l’assicurazione dei lavoratori della pellicola, quando è noto — invece — che tutti i grandi stabilimenti hanno sempre assicurato — senza la legge — il loro personale contro gli infortuni, e che se la Cines-Palatino non si trovava al coperto, ciò si deve all’eccezionale periodo lavorativo odierno, a causa della crisi che non permette alle grandi Case di lavorare nella loro piena efficienza?(1)
I litigi Mecheri-Barattolo, che son sempre sull’avviso e sempre armati di carta bollata per eventuali offensive?
La mancata fusione — allora — Caesar-Ambrosio, di cui si è tornato a parlare, a proposito di una innocentissima gita del cav. uff. Arturo Ambrosio a Roma, avvenuta proprio in questi giorni?
No, no, no! Questa è roba già vecchia, ed è troppo seria per essere interessante.
E dunque? Quali novità?
Andiamo per ordine, e sarete soddisfatti.
Augusto Genina ha lasciato la Medusa Film, della quale rimane  direttore artistico Lucio D’Ambra, e Ivo Illuminati è stato assunto quale metteur en scène.
Voi sapete che il cav. De Liguoro ha lasciata la Caesar per assumere la direzione di una nuovissima Casa: la Cosmopolis, che sorge sotto i migliori auspici, e della quale è proprietario il Cav. Giannantony, che è anche capitalista della rivista cinematografica Apollon. Come operatore della Casa è stato assunto Silvano Balboni.
Voi sapete questo, lo so. Ma lasciatemi finire, perché non sapete — o almeno non sarete tutti a saperlo — che fra i lavori che la nuova Casa prepara, è compresa la Tosca, oltre a Isabella d’Este, e forse, al Mameli di Belvederi e Leoncavallo, che dovrebbe essere eseguito per conto della Caesar, concessionaria dell’opera.
Il dramma del Sardou avrà a protagonista Leda Gys, che — com’è noto — è stata scritturata dalla Cosmopolis.
A proposito di questa interessantissima attrice, è stato molto commentato qui il suo allontanamento dalla Caserini Film, ed è stato commentato in senso svariatissimo; da alcuni gravemente, da altri — la maggior parte — in tono faceto.
Fidatevi un po’ a far della grande réclame a un’attrice, la quale, quando è arrivata al punto buono ed è riuscita a imporsi a spese vostre — di voi che l’avete indubbiamente lanciata e creata non per solo spirito di beneficenza, ma per ottenerne un comune vantaggio, e che vi ripromettete onestamente il frutto delle vostre fatiche e dei vostri sacrifici — quando è arrivata all’agognato traguardo della celebrità più o meno autentica, imita Guglielmone, dichiara pezzi di carta i contratti, li strappa e vi pianta senza nemmeno darvi gli otto giorni!
Così il frutto delle vostre fatiche e dei vostri sacrifici lo raccoglie un altro, molto allegramente!… Fidatevi un po’, e date anche il peso che si meritano a certe lettere gettate ai quattro venti su tutti i giornali e le riviste, per dichiarare solennissimamente « … i soliti maligni fanno correre la voce che io abbia intenzione di lasciare la Casa Zeta ecc., ecc… Ma io smentisco queste insinuazioni, e dichiaro che con la Casa Zeta ho un contratto di due anni, che ho intenzione di rinnovare alla scadenza ecc., ecc… !! ».
Fidatevi un po’…! e preparatevi a ridere subito dopo!
E giacché siamo in tema allegro di prime attrici, occupiamoci anche della diva, della stellissima, del sole nostro, della magnifica, della superba; di Francesca Bertini, o semplicemente ‘a signorina, per tutti della Caesar.
La dipartita del cav. De’ Liguoro ha lasciato la diva senza metteur en scène. E la cosa è molto seria, perché, se la diva è abituata ad avere un direttore artistico… per fare poi il comodo proprio, non è men vero che un direttore ci vuole, e non è facile trovare uno che sia all’altezza della situazione… e abbia tale spirito giacobbiano da resistere a lungo alle necessità e alle esigenze dei comodi della stellissima.
Perché questo si dice — per puro pettegolezzo — che tutti i metteurs en scène finiscono col perdere, presto o tardi, la pazienza. E così sarebbe anche avvenuto per Serena e De’ Liguoro, dato che nemmeno la Duse si è date le arie che si dà la magnifica!
Però, stando sempre ai si dice, un confidente che suole essere ben informato, mi dice all’orecchio che non è difficile che il posto onorifico e onorato, sia affidato al De Antoni, il noto attore drammatico che trovasi già scritturato alla Caesar, dove ha eseguito delle parti non certo primarie in qualche lavoro, come La perla del Cinema, e My Little Baby.

Sono sate censurate, in questi ultimi giorni, le seguenti films: Chi mi darà l’oblio senza morire?, dell’Excelsa Film di Barcellona, Edizioni Caserini; Tigre Reale, dell’Itala, la quale — sembra a noi — sia stata presa troppo di mira dalla Censura; La vita e la morte, della Manipulation, Edizioni Caserini.

(1) Il 18 Maggio 1916, al Celio, la Palatino Film di Roma (una filiale della Cines) « ha subito la distruzione di una impalcatura nel proprio teatro, mentre lo stesso era era affollatissimo di comparse, che costituivano il pubblico delle tribune, per la scena della Seduta alla Convenzione, che fa parte delle pellicola Madame Tallien. Il disastro è stato immane: un morto, due moribondi, e 70 persone tra contuse e ferite. Ora pende un’inchiesta per accertare le responsabilità, e per vedere se l’impalcatura era solida come vuole la legge ».