Lyda Borelli nella Donna Nuda di Bataille

La Donna nuda Cines 1914
Una scena del film “La Donna nuda”, riduzione e messa in scena di Carmine Gallone, al centro Lyda Borelli

Roma, Lunedì 13 aprile 1914. Lyda Borelli la più affascinante attrice del nostro teatro di prosa ha voluto darci ancora una delle sue perfette interpretazioni cinematografiche. La Donna nuda di H. Bataille, la passionale commedia che tanta universalità di consenso ha suscitato nel suo giro trionfale per i Teatri del Mondo, ridotta per Cinematografo sarà proiettata al Teatro Cines.

Il pubblico e la critica non si potranno dolere se una delle più ascoltate ed applaudite commedie del nostro Teatro Moderno ha subìto una opportuna riduzione cinematografica: la cura che la Cines ha posto nell’adattarla, la precisione della mise en scène, la bontà della fotografia, faranno degna corona all’interpretazione mirabile di Lyda Borelli.

Il pubblico di tutto il mondo da molto tempo oramai ha fatto della insigne attrice il suo idolo: e non poteva essere da meno. Lyda Borelli è l’attrice della grazia e dell’eleganza, i suoi atteggiamenti scenici sembrano la umanizzazione del gesto che i capolavori dell’arte scultorea hanno fissato nel marmo, ma questo certo non è imitazione, è frutto di uno squisito istintivo sentimento d’arte che è quasi in Lei una seconda natura. Tutta la infinita gamma della passionalità, dalla tristezza accorata all’ardore folle trova in Lyda Borelli, nel suo corpo divino, nel suo volto bellissimo, la sua giusta misura.

Il pubblico sia che la oda o la veda in persona, sia che la ammiri sull’immagine, ama, soffre, con Lei, giacché l’arte sua non deriva soltanto da una coscienziosa interpretazione del personaggio quale la vede l’autore, ma deriva altresì da tutto quello che Ella pone di suo nella figura che deve animare. Lyda Borelli è artista di razza, è attrice spontanea, nelle sue interpretazioni non si può stabilire quello che è frutto dell’opera dell’autore e quello che nasce dalla di Lei partecipazione. È un tutto unico che si presenta in una saldezza indivisibile, accoppiando l’arte alla naturalezza, la leggiadria al sentimento. Per questo Lyda Borelli è grande, per questo il pubblico l’adora. Domani vedremo la grande attrice in una delle sue interpretazioni favorite: La Donna nuda di H. Bataille.

Roma, 14 aprile 1914. Fiumane di spettatori hanno ieri varcato il sontuoso atrio del Teatro Cines per recarsi ad assistere alla grande attesa première della Donna nuda la finissima commedia di Henry Bataille, in cui si annunciava l’interpretazione sublime di Lyda Borelli. Per quanto fosse stato aumentato il numero dei posti, per quanto molti spettatori si rassegnassero a voler rimanere in piedi, pur non ostante molti cittadini dovettero rassegnarsi e tornarsene via coartati dal fatidico: Tutto esaurito! Affisso innanzi al botteghino.

Del resto tale concorso di pubblico non ha sorpreso alcuno: l’interesse destato dal fortissimo lavoro di Bataille, intorno al quale tanto si è accapigliata ed ha discusso la critica dei maggiori giornali delle due nazioni sorelle; la curiosità di vedere come la stessa commedia fosse stata adattata allo schermo cinematografico; la sicurezza dello sfarzo e della cura posta dalla Società Cines perché la traduzione fosse riuscita degna dell’alto nome dell’Arte Italiana cinematografica e del nome della stessa società; e sopra tutto l’annuncio che la parte della protagonista sarebbe stata affidata a Lyda Borelli, alla grande, sublime artista italiana, hanno contribuito ad assicurare a questa première l’importanza di un grandissimo avvenimento artistico.

E l’aspettativa intensa, febbrile, non è andata delusa. Migliaia di spettatori hanno seguito col più forte interesse lo svolgersi della magnifica commedia, gioendo, soffrendo, palpitando alle or liete, or tristi vicende della povera Lolette, impersonata in modo meravigliosamente umano e realistico dalla divina Lyda Borelli.

La grande attrice italiana ha fatto di questa Donna nuda una vera e propria creazione, incarnando in modo sublime la parte della protagonista.

I suoi atteggiamenti voluttuosi, le sue movenze feline, i suoi scatti di passione hanno profondamente commosso, turbato, le moltitudini di spettatori, che hanno palpitato, vissuto la vita dell’infelice Lolette come se questa creatura, ideata dall’osservazione profondamente psicologica del Bataille, fosse diventata improvvisamente viva, palpitante e carne della loro carne.

A Lyda Borelli degna corona formarono nella loro efficacissima interpretazione, gli altri valorosi artisti, U. Piperno, M. Picasso, A. Capodaglio.

Meravigliosa se non addirittura stupefacente apparve la serie di quadri, uno più interessante, più affascinante dell’altro, che facevano da magnifica cornice all’intreccio interessantissimo della commedia.

Ed il pubblico ha voluto sanzionare con ripetuti, unanimi applausi il successo pieno, incontrastato della Donna nuda e di Lyda Borelli ad ogni finale d’atto.

Un elogio va anche dato incondizionatamente al bravo e valente maestro Peroni per il modo sagace intelligente col quale ha saputo sincronizzare il commento orchestrale che accompagna la bellissima film.

Ed un elogio infine va dato alla Direzione del teatro Cines che ha saputo offrire al pubblico romano, in un ritrovo così elegante, uno spettacolo così completamente riuscito. Basti dire che con tanta affluenza di spettatori non vi è stato da lamentare il minimo incidente, né si è avuto da parte del pubblico il più piccolo lagno.

Dato quindi questo successo, pieno, incontrastabile ottenuto è facile prevedere che le repliche saranno affollatissime di pubblico.

Oggi intanto la Donna nuda si replica alle 17.30 ed alle 21.00.