
È fuori dubbio che il XXI secolo vedrà una quantità di drammi così detti intimisti sugli schermi; al tempo stesso, però, un posto a parte sarà sempre riservato a opere di massa come Nascita di una nazione.
Voi andrete nel cinema che prediligete e vedrete i vostri attori apparirvi in un formato doppio di quello attuale, perché lo schermo sarà grande il doppio e altrettanto dicasi per la pellicola. Queste mutate dimensioni porteranno alla quasi totale eliminazione del primo piano, giacché sarà relativamente facile rendere l’espressione del viso attraverso l’intera figura dell’attore. Sarà, però, sempre necessario soffermarsi sul viso perché è questo che riflette l’anima di un uomo.
I nostri primi piani, o inserti, come io li chiamo, talvolta rallentano l’azione e sono sconcertanti. Io li ho inventati, ma ho poi cercato di non abusarne, come invece hanno fatto in molti. Si tratta di un espediente puramente meccanico, infatti, e sono di scarso credito per chiunque.
Va notato a questo punto che a Broadway esistono attualmente cinque locali di prima visione. Nel 2024 ce ne saranno per lo meno quaranta. Paesi di mille abitanti ne avranno in media sei; le città con 20.000 abitanti o giù di lì supereranno il centinaio. Grazie ai suoi enormi vantaggi quanto a libertà d’azione, il cinema sarà in grado come nessun altro di raccontare determinate storie. Debbo, tuttavia, aggiungere che lo splendore della parola scritta o pronunciata nel dramma intimista e di poesia, non potrà mai esser superato da alcun’altra forma di espressione.
Nell’anno 2024 i migliori fra i nostri direttori saranno uomini laureati da scuole e accademie con all’attivo, nel loro curriculum, la frequenza ai corsi di regia. Attori e attrici saranno artisti diplomati da scuole, oppure dediti esclusivamente allo studio dell’interpretazione cinematografica, altamente specializzati alla recitazione davanti alla macchina da presa. È una cosa inevitabile.
Sono assolutamente convinto che il sistema attuale, lento ed affidato al caso, con il quale si selezionano i talenti per lo schermo (intendo alludere a registi, scenografi, attori e operatori) non durerà a lungo. Il secolo a venire troverà questo campo stabilizzato su una base di merito e di organizzazione.
David W. Griffith 1924