è dimostrato

Sole 1929
Una scena del film Sole (1929), foto Bragaglia, luci Giuseppe Caracciolo

Non ho disertato queste colonne.

Ho semplicemente dedicato tutta la mia attività alla completa e concreta dimostrazione delle possibilità dei nuovi e dei giovani.

E, ad onore dei miei e dei nostri nemici, debbo dichiarare che il compiere ed il vincere non è stata cosa comoda né semplice.

Non per le prevedute difficoltà materiali della lavorazione o per l’inesperienza degli elementi; ché, anzi, tutti i miei collaboratori mi hanno quotidianamente ed ininterrottamente facilitato anziché ostacolato il lavoro.

Non perché non abbiamo artisti o non abbiamo tecnici, insomma, il vincere ed il compiere è stata fatica che Sisifo sarebbe orgoglioso di elencare fra le sue.

Ma perché…

Beh! il perché adesso  sarebbe lungo esporre. Lo si dirà però in sede acconcia; e con tutti i punti e le virgole..

Oggi Sole è compiuto.

Sul valore artistico ed industriale dell’opera io son l’unico che non può giudicare. O, meglio, che non può affermare, annunziare, proclamare.

Potrò discutere se dovrà darsene l’occasione e se ne varrà la pena. Poi.

Ma quale che sia il valore del film una cosa è indubbiamente certa. Che Sole non può essere accusato di inesperienze e di impreparazioni.

Ed il primo documento compiuto e concreto è, così apprestato alla convinzione delle persone in buona fede.

Italiani, nuovi, giovani possono ottimamente fare del cinematografo come ne fanno stranieri esperti e consumati.

Fatto concreto questo, ormai, al quale Neroni e Simonelli hanno portato contributo parallelo al nostro con Maratona di cui si dice un gran bene.

Il maggiore o minore valore dei films così realizzati non dipende e discende che dal maggiore o minore valore intrinseco, congenito, immodificabile degli artisti come tali. Ma questo è per tutti i films e non soltanto per quello che la Augustus con audacia che non ha esempio nella storia dell’industria mondiale, ha compiuto in questi giorni.

Tutti gli sforzi erano diretti ad impedire che si completasse questa dimostrazione.

Ora la dimostrazione c’è.

E servirà al suo scopo.

Alessandro Blasetti
(cinematografo, Roma, 8 giugno 1929)