
Tempo fa avevo scritto in questo sito di Emilio Scarpa, regista di 20 Anni d’Arte Muta. Qualche mese fa , il Prof. Francesco Ferrari si mise in contatto per inviarmi questa biografia che a continuazione pubblichiamo:
Emilio Scarpa – Martire della Libertà
Emilio Scarpa nasce a Venezia il 23 ottobre del 1895 da una modesta famiglia molto religiosa. Da ragazzo entra nel seminario e segue gli studi sino all’ordinazione sacerdotale. A quasi trent’anni abbandona il sacerdozio e obbligatoriamente cambia città. Va a Milano e lavora alla Franco Tosi come operaio. Entra nel movimento socialista milanese e diviene attivista sindacale. L’avvento del fascismo lo vede tenace oppositore e per le sue idee subisce più volte il carcere. La sviluppo della cinematografia in Italia suscita il suo interesse e diviene ben presto regista. Nel 1939 presenta alla Biennale di Venezia un interessante documentario su venti anni di film muto in Italia. Durante la Resistenza collabora con il Centro Clandestino Raccolta Notizie costituito dai redattori dell’AVANTI! di Milano che avrà trentaquattro caduti nella lotta partigiana. Realizza l’unica edizione dell’Avanti! clandestino di Venezia, come membro del Comitato Militare Regionale del CLN svolge un’azione di collegamento con i partigiani del Basso Piave. Per questa sua iniziativa è arrestato e portato nel campo di sterminio di Mauthausen. Nella prigionia è punto di riferimento di molti italiani che con lui condividevano la tragedia del lager. E’ trasferito a S. Aegyd il 21 febbraio del 1945 (1). Vede la fine della prigionia, ma non rientrerà in Italia perché la morte sopraggiungerà più rapida della libertà per le sue gravi condizioni fisiche. Scrive di lui il Pappalettera nel suo “ Tu passerai per il camino “ (2) : Emilio Scarpa è per noi un buon papà , vecchio socialista perseguitato dal 1922, ha patito confino, galera e sabotaggio nella sua professione di regista cinematografico. Tutto questo ha aumentato in lui la passione dell’ideale, persino qui ne parla con tale entusiasmo da riuscire a contagiarci. Da lui ho compreso finalmente chi era Matteotti, e perché i fascisti lo hanno ucciso. Emilio racconta le avventurose vicende per stampare e distribuire un giornale clandestino, l’AVANTI! Emilio Scarpa muore il 15/9/1945 lontano dall’amata sua città, Venezia, senza assaporare la tanto amata libertà.
1) Vedi lettera del Borgomastro di S. Aegyd al Pappalettera 24/6/64 – in “ Tu passerai per il camino “ Ed Mursia pag 163 – Milano 1965
2) Vedi Pappalettera “ Tu passerai per il camino “ Ed Mursia – Milano 1965 pag 44
Domani 27 gennaio a Venezia, in occasione del Giorno della Memoria, si ricorderà la figura di Emilio Scarpa, giornalista e regista.
Ringrazio di nuovo il Prof. Ferrari per la sua gentilezza.