Muto con garbo riflessioni sul cinema 1919

Dante
Dante

Disse lo duca: tieniti ben fermo
ch’io ti farò veder con occhi esperti
quanto vagha è la donna ne lo schermo…

Apparenza e realtà
Tanto gentile e tanto onesta appare
Sullo schermo talor l’attrice muta
Che ogni labbro entusiasta la saluta
E gli occhi non si stancan di guardare

Ma se ti vien vaghezza d’indagare
Com’ella sia di probità vestuta,
Tante cose t’accade d’appurare,
Che devi dire: “Ah si?… Me la saluta!

Dante Alighiero
Professore di belle lettere

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Italia mia, è questa dunque l’epoca
Dei trusts, delle films e del cartone?
Veggo passar d’onori e soldi carichi
Divi, dive e metteurs in processione!

Oh! se a’ miei tempi fosse stato il cinema,
Avrei scritto chissà quanti soggetti;
Avrei messo in iscena la mia Laura,
Mandando a farsi friggere i sonetti!

Avrei gittato all’orto anch’io la tonaca
Come un certo collega, don Giocondo;
Avrei fondato la Petrarca-film;
Avrei stupito il mondo!!…

Cav. Uff. Francesco Petrarca
Poeta Canonico
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Per comporre un soggetto
il soggettista come canovaccio
prende un vecchio romanzo o una novella
e si accinge a formare, senza impaccio,
quello che in vulgo “soggetto” s’appella.
Ci schiaffa dentro un flirt ed un abbraccio
un po’ di tango e un po’ di tarantella,
e il soggetto così, quando è compiuto,
non ha soggetto, verbo né attributo

Carlo Ludovico Ariosto
Critico d’arte