I martiri d’Italia e la singolare costanza d’un errore

Martiri d'Italia 1927

Tempo fa la Società cinematografica Sphinx costruì un film, Garibaldi, riuscito, sotto la direzione di Aldo De Benedetti, una notevole opera d’arte. Per puro errore, a quanto si disse, l’ancor giovane e dinamico Silvio Laurenti Rosa, si mise a fabbricare un film, Garibaldi ed i suoi tempi, che, finito pochi giorni prima del Garibaldi della Sphinx, fu proiettato poco tempo prima, e riuscì nello scopo di danneggiare il film di De Benedetti che dovette perfino cambiar nome, e, da Garibaldi, diventar Anita.

Interpellato, Silvio Laurenti Rosa disse che l’equivoco spiacevole era sorto lui nolente: che non sapeva come qualmente la Sphinx avesse la stessa sua idea eccetera. Uno sbaglio può esser commesso da chiunque in buona fede.

Senonché accade questo: la Società Pittaluga decide di fabbricare un film I martiri d’Italia, e commette la fatale imprudenza di annunziarlo sui giornali corporativi. Silvio Laurenti Rosa, guarda combinazione, ricade nello stesso fatale errore, e mette su, anche lui, un Martiri d’Italia, naturalmente girato… alla Silvio Laurenti Rosa, è cioè con pochissime lire, molta disinvoltura, e profonda conoscenza del mestieraccio. Più che mai naturalmente si troverà un cinematografello uso a passar questo genere di roba — per Garibaldi e i suoi tempi si prestò gentilmente il Moderno di Roma — e I martiri d’Italia n. 2 saranno presentati al colto ed all’inclita.

Vogliamo ammettere che Rosa sia caduto in un secondo caso di distrazione — quant’è distratto questo direttore! — ma ciò non toglie che chi fabbrica con coscienza, dignità d’arte, ingenti spese, sia poco tutelato di fronte a certe manifestazioni che, se non sono effetto di sbagli, errori distrazioni et similia, possono ottimamente rivestire il carattere della pirateria industriale e commerciale.

E chiediamo: La Società degli Autori, per il cinematografo, esiste solo per imporre balzelli e sanzioni? uso Palestrina: o ha qualche obbligo di difendere « il diritto d’autore » che, nel caso cinematografico, è anche quello del fabbricante? Se si imita un coperchio di scatola di cromatina succede un putiferio, e se si salta alla gola d’un Impresa Cinematografica nessuno se ne cura? Roba dell’altro mondo!

Roma, marzo 1927

2 pensieri su “I martiri d’Italia e la singolare costanza d’un errore

  1. Molto attuale questo articolo! Complimenti a Thea che cura questo sito che leggo da tempo; mi permetto di segnalare un articolo di presentazione di questo blog e di alcuni altri riguardanti il cinema muto, pubblicato sul sito del mio gruppo musicale, che si occupa di musica per film muti dal vivo. http://www.radiodays.tn.it/wp/?p=2770. Grazie!

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