
Nell’aprile del 1906 Alberini & Santoni, “primo stabilimento italiano di manifattura cinematografica” comunicano al pubblico che:
«Il grande sviluppo preso dalla nostra Azienda che tanto favore ha incontrato in Italia e all’Estero e la necessità di aumentare la produzione cinematografica ci hanno indotto a trasformare il nostro stabilimento di manifattura cinematografica in Società Italiana Cines. La nuova Ditta continuerà ed accrescerà notevolmente la produzione di pellicole, la fabbricazione di apparecchi e la vendita di quanto è relativo alla cinematografia ed arti affini» (1).
Nasce così la Società Italiana Cines, anonima per azioni “per la manifattura cinematografica”, e viene ufficialmente costituita, presso il notaio Ulisse Rinaldi di Roma, il 31 marzo 1906. I soci fondatori presenti con altri due testimoni all’atto costitutivo sono l’ing. Adolfo Pouchain, Filoteo Alberini e Dante Santoni. Capitale sociale di L. 250.000. La prima sede della società indicata nell’atto costitutivo è a Roma in vicolo delle Tre Madonne, dove si trova il teatro dell’Alberini & Santoni. (2)
«Fino a qualche mese fa, quello stesso sole che indora ed arrossa come frastagliati fastigi dolomitici le altissime statue di S. Giovanni in Laterano, faceva ancora brillare i vetri del primo, minuscolo ‘studio’ della Alberini e Santoni, da molti anni ormai trasformato ad ospitare macchine e camere oscure ed essiccatoi dello Stabilimento di stampa, appunto, della Cines. Perché nuovi teatri erano stati ben presto costruiti, di fronte a quello, sull’altro lato della strada, nel grande triangolo, tra le attuali Via Veio, Via Magna Grecia, e Piazza Tuscolo. Erano quelli che più tardi, nell’ultima Cines, dovevano chiamarsi n. 1 e 2. E parvero, ed erano, per i loro tempi, giganteschi.
Il nome Cines battezzò la Società Anonima che, costituita dal Pouchain, subentrò alla prima Ditta fondatrice. Correvano gli anni in cui ‘far l’anonima’ era la parola magica, l’attestato di maturità di un’azienda. La piccola organizzazione primitiva non bastava più a far fronte alle richieste delle sale di proiezione.
Era, quella prima, una Cines tra gli orti: orti soprattuto di carciofi, che i vecchi cineasti buongustai ricordano ancora, moltiplicando la loro nostalgia di pionieri per una di gastronomi» (3).
Come dicono spesso nei vari social: buon 110°!
Curiosità: Il motto che appare nel marchio Cines dei primi anni è ‘Ars Labor’, mentre quello della Alberini & Santoni era ‘Lux Ars’. Qualche anno dopo il regista Mario Caserini, uno dei primi collaboratori della Alberini & Santoni prima e della Cines poi, fonderà a Torino la Film Artistica Gloria con il motto: ‘Ars Vera Lex’.
- Maria Adriana Prolo, Storia del cinema muto italiano, Poligono 1951.
- Aldo Bernardini, Le imprese di produzione del cinema muto italiano, Paolo Emilio Persiani 2015.
- A. R. Cades, Storia della Cines, Cinema, 25 aprile 1937.