
Roma. L’attesissima Beatrice Cenci, superfilm della Pittaluga, ha avuto un successo senza precedenti: successo artistico personale di Maria Jacobini, squisita protagonista, e successo di Raimondo Van Riel, un Francesco Cenci poderosamente sinistro. Ottimi il Gracci, il Sala e il De Rossi. Masse perfette, azione condotta con rara perizia, fotografia impeccabile, elementi questi che fanno della pellicola la miglior edizione italiana dell’annata.
Firenze. In questi ultimi giorni abbiamo potuto assistere, per cortese concessione del Comm. Avv. Edgardo Garelli Consigliere Delegato dell’I. C. S. A., alla esecuzione di una grandiosa ed imponente scena di masse di Frate Francesco, la prima scena di masse che si eseguiva nel vastissimo terreno dei teatri di posa di Rifredi. Sette operatori giravano da praticabili elevati in diversi punti prestabiliti. Sette macchine riprendevano e fermavano la visione magnifica che costituirà, con alcune altre, uno dei più suggestivi quadri del film francescano. Dall’alto delle mura di Assisi, poi dal praticabile direttoriale abbiamo potuto osservare, con intimo e sincero compiacimento ogni movimento della folla multicolore comandata a squilli di tromba, addestrata con un amore e con una precisione più unica che rara nella storia della cinematografia italiana. La massa di circa 3500 persone era stata opportunamente divisa in 16 gruppi, a capo dei quali era un generico che fungeva da capo gruppo. Dirigeva l’azione il conte Giulio Antamoro, coadiuvato efficacemente dal vice-direttore artistico Cav, Uff. Alfredo De Antoni, che è del conte Antamoro uno dei più fedeli collaboratori.
Con la costruzione del Supercinema Firenze ha acquistato un nuovo, un altro titolo d’onore tra le grandi città italiane. Sorto sull’area di un piccolo teatro popolare, che pur ebbe giornate innumerevoli di fortuna e in una delle più storiche zone della città, il Supercinema può considerarsi come uno dei più bei locali che arricchiscano Firenze. Lo volle, concependolo con senso di modernità assoluta, il Cav. Raffaello Castellani, troppo noto negli ambienti teatrali fiorentini ed italiani per aver bisogno di una presentazione. Il Cav. Castellani, che è uomo di larghe e chiare vedute, pensò alla costruzione del Supercinema come ad una impresa che avrebbe richiamato a nuova vita quella zona che tra Piazza della Signoria e Via dei Calzaioli era un poco abbandonata a se stessa: di giorno scarsamente frequentata o frequentata di passaggio e di notte immersa quasi nell’oscurità.
L’ultimo film di Mario Almirante è La bellezza del mondo. Il soggetto è stato scritto da Pier Angelo Mazzolotti, il cui nome è notissimo negli ambienti teatrali, è noto anche simpaticamente in cinematografia. Ne ha diretta la esecuzione Mario Almirante, l’inscenatore indimenticabile di Zingari, La grande passione, Mrthù che ha visto il diavolo. Il film è stato girato durante il viaggio della Compagnia Almirante-Fiori in America e dalle avventure che possono capitare in un tale viaggio di tournée è stato preso lo spunto del film che ha per protagonista Italia Almirante, e per interpreti principali tutti i componenti della Compagnia stessa, i quali si sono piegati in modo felicemente imprevisto alle esigenze di un’arte differente dalla loro.
Le direttive impartite dal Governo Nazionale perché gli spettacoli cinematografici siano riportati alle loro funzioni morali ed educative, hanno fatto sorgere in Genova un Comitato, che sotto la sorveglianza della federazione Nazionale dello Spettacolo farà svolgere nel prossimo febbraio al Giardino d’Italia il primo Concorso Internazionale dei grandi Spettacoli Cinematografici. L’iniziativa nobilissima ha trovato subito largo consenso di autorevolissime adesioni, e già si può dire che tutte le Autorità e maggiori personalità cittadine hanno aderito alla costituzione di quel Comitato d’Onore sotto il cui patrocinio sono stati posti i lavori. Scopo del Concorso è quello di far rappresentare e diffondere quei lavori cinematografici tra trattano soggetti ispirati a veri sensi di moralità, atti quindi a ravvivare nell’anima della gioventù il rispetto alla Patria, alla Famiglia, l’amore al lavoro.
Fiera campionaria internazionale di Milano. Allo scopo di venir incontro alle industrie italiane e straniere, impossibilitate a presentare i loro prodotti, sia per la natura di questi, sia per difficoltà di spazio e di tempo, la Fiera di Milano, ha deliberato l’attuazione di un programma industriale. Le presentazioni cinematografiche di propaganda industriale avranno luogo dal 12 al 27 aprile nel Salone centrale del Palazzo della Moda.